Studenti disabili, servizi a rischio: protestano le associazioni - Live Sicilia

Studenti disabili, servizi a rischio: protestano le associazioni

Caronia (Fi): "Anomalie da chiarire"

“Sono di nuovo a rischio i servizi per gli studenti con disabilità in provincia di Palermo, per di più con qualche anomalia nei costi del servizio che sarà utile chiarire al più presto.” Lo afferma Marianna Caronia dopo l’incontro alla Commissione regionale sull’attuazione delle norme regionali, dove è emerso che la Città metropolitana non ha ancora adottato le linee guida regionali, la cui applicazione è divenuta obbligatoria in forza della recente legge regionale 9.
“Un comportamento che – secondo la deputata di Forza Italia – mette in dubbio anche l’utilizzo dei fondi regionali.”
Per Caronia “quanto dichiarato oggi dai funzionari della Città Metropolitana appare decisamente anomalo: l’ente avrebbe infatti costi del servizio più alti e criteri organizzativi e di gestione del tutto diversi dal resto della regione.
Siamo davanti ad una incredibile ed incomprensibile insistenza con cui questo ente pubblico, nonostante le ripetute assicurazioni formali e nonostante la chiarezza della normativa, rifiuta di applicare la legge, arrecando un danno gravissimo agli studenti e alle loro famiglie. Di fronte ad un eventuale perdurare dell’inadempienza, non potrò che chiedere il Commissariamento della Città Metropolitana, anche perché sia verificata la correttezza della spesa sostenuta finora.”

Sul tema intervengono anche Confael e Aca Sicilia, dopo la convocazione in Quinta commissione Ars per l’applicazione delle linee guida regionali del servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione delle scuole superiori. “Aspettavamo risposte dopo l’ultima interlocuzione con il Segretario Generale della Città Metropolitana di Palermo, Antonella Marascia, che ci aveva assicurato che entro il 31 marzo 2021 sarebbero state applicate le suddette Linee Guida – dice Confael – Non avendo avuto più avuto alcun riscontro e alla luce delle ultime modifiche della legge 24 del 2016, ci sembrava scontata una risposta positiva. Confael continuerà la sua azione finché le Linee Guida troveranno la loro legittima applicazione, pronti a scendere in piazza per il diritto dei lavoratori”. Aca Sicilia precisa che “il focus di questo incontro è stato tradito nelle aspettative poiché la questione odierna verteva di fatto su tutto l’impianto di regole previste dalle nuove Linee Guida Regionali per l’erogazione del servizio e che la Città Metropolitana di Palermo sta letteralmente disconoscendo in barba alle leggi, agli impegni che il Parlamento Siciliano ha assunto votandole quelle leggi, che sono precorritrici in tutto il Paese, e di un Assessorato, quello della Famiglia e delle Politiche Sociali, che ha avuto la competenza per rispondere con prontezza ai nuovi adempimenti di legge proposti ma che forse soffre la difficoltà di imporre al suo Ente Delegato, la Città Metropolitana di Palermo, l’immediata applicazione delle Linee Guida. Anche Aca Sicilia scenderà in piazza a difendere i diritti degli studenti e degli operatori”.

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