Covid, gli ultimi dati: "Natale senza mascherina"

Covid, gli ultimi dati: “Natale senza mascherina”

I numeri sembrano sorridere. Preoccupano quei casi tra i giovani.
IL REPORT SU PALERMO
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PALERMO- “Se le cose vanno bene, nel senso che riusciremo a vaccinare tante persone, l’ottanta per cento entro agosto, e i numeri continueranno ad essere buoni, possiamo immaginare un Natale senza la mascherina“. L’augurio del dottore Renato Costa, commissario per l’emergenza Covid a Palermo e provincia parte dai dati di Palermo, dell’ultimo rapporto, che sono incoraggianti. Ma, considerato il quadro generale, si può pensare che anche la Sicilia possa apprestarsi a vivere giorni più sereni. L’alternanza dei colori – questo è l’auspicio – potrebbe incardinarsi verso il bello, perché adesso abbiamo il vaccino con la sua offerta di immunizzazione. L’essenziale, appunto, è che non si perda più tempo.

I dati settimanali di Palermo e provincia

E guardiamoli dunque i numeri della città metropolitana di Palermo, provincia compresa, dell’ultimo rapporto sul Coronavirus dell’ufficio del commissario, nel periodo dal tre al nove maggio. Sono quasi tutte cifre in verde: significa che l’incidenza del Covid, nei nuovi contagi rilevati nella settimana considerata, va diminuendo rispetto alla settimana precedente. Qualche dettaglio. Palermo città passa da 1123 casi del 26 aprile-2 maggio a 749. Molti comuni che avevano uno o due casi sono a zero. Termini Imerese dimezza: da sessantanove a trentasei, Partinico da 47 a 24, Cefalù da 44 a 19… Una marea di verde, cioè di segni meno, in cui spicca qualche aumento importante in percentuale. Si legge nella pagina finale, riguardo al famoso rapporto di 250 casi per centomila abitanti, l’elenco dei comuni che hanno ‘sforato’: Corleone, Caltavuturo, Santa Cristina Gela, Baucina, San Cipirello, Polizzi Generosa, Vicari. E ancora: “Il comune di Palermo, invece, registra un’incidenza del 116,90 con un significativo decremento del 33 per cento”.

Meno peso sugli ospedali

Pure le strutture ospedaliere si sono alleggerite, se consideriamo cinquantaquattro ricoveri in terapia intensiva – il dato è un po’ più in là, dell’undici maggio – e 347 posti letto occupati di non terapia intensiva. Appena cinque o sei giorni fa c’erano grandezze diverse. “Questo non significa che dobbiamo abbassare la guardia – ammonisce il commissario – ma che dobbiamo essere ancora più responsabili perché si vede la luce in fondo al tunnel”.

I contagi per età

Nella città metropolitana di Palermo, sempre secondo il rapporto, si registrano 6.818 positivi nel complesso, il 53 per cento sono donne. L’età maggiormente colpita è quella tra cinquanta e sessant’anni (14,5%). Scendono i contagi tra gli anziani, evidentemente per merito del vaccino. E i giovani non sono immuni dal Covid. Il dodici per cento dei casi si rileva tra gli zero e i dieci anni: un particolare che il commissario definisce “preoccupante”. C’è poi Palermo città con 3.519 positivi, 429 in meno rispetto all’ultimo report settimanale. “Le cose vanno meglio – dice il commissario Costa -, dobbiamo affrontare il nodo delle patologie non Covid e, da giugno, potremmo pensare di fare qualcosa”. Significa che alcuni spazi Covid potrebbero essere riconvertiti, considerando che dalla prossima settimana saranno disponibili trentadue posti di semi-intensiva all’ospedale ‘Cervello’.

Il bollettino in Sicilia

I numeri siciliani sono, anch’essi, incoraggianti. Secondo l’ultimo bollettino: sono 607 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia, su 26.316 tamponi processati, con una incidenza del 2,3%, in calo rispetto a ieri, quando la percentuale si attestava al 3,3%. La Regione è sesta per numero di contagi giornalieri. Le vittime sono state 22 e portano il totale a 5.614.


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