Tacopina: "Nessuna trattativa per acquisire altri club" - Live Sicilia

Tacopina: “Nessuna trattativa per acquisire altri club”

L'avvocato italo-americano è deluso per non aver potuto acquistare il Catania
CALCIO - SERIE C
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CATANIA – Le strade di Tacopina e la Sigi corrono, ormai, su due binari paralleli ma non dovrebbero più ricongiungersi. L’avvocato italo-americano era pronto ad acquistare il club, ma la trattativa è andata per le lunghe e, di conseguenza, ha deciso di ritirarsi.

Tacopina era in attesa dell’accordo per ridurre i debiti del club nei confronti dell’Agenzia delle Entrate e del Comune di Mascalucia, ma questi non sono arrivati: “Ogni vecchio debito che sarebbe venuto alla luce dopo la firma – spiega Tacopina ai microfoni di “Itasportpress” – l’avrei dovuto pagare io con i miei soldi. Siamo seri?”.

Tacopina ha anche versato 800 mila dollari nelle casse del club per aiutarlo a pagare alcune incombenze: “Un gesto d’amore e anche un preciso messaggio alla piazza che io avevo intenzioni serie e non sono venuto a Catania per farmi una passeggiata. Con i soldi spesi per i tanti viaggi, avrei potuto vivere in un lussuoso hotel per anni e farmi una mega vacanza, ma io a Catania sono andato non per passeggiare a Torre del Grifo, ma per prendermi il club e l’ho dimostrato con fatti concreti. Soldi, money e ancora money. Chi ha detto che volevo ingannare la piazza, ha affermato una bugia grande come i grattacieli di New York. Sono amareggiato tant’è che non ho intenzione di ripartire con il calcio”. 

Tacopina ci tiene anche a precisare che “Non ho nessuna trattativa in corso per prendere altro club italiano o estero e non ci ho pensato minimamente dopo questa forte delusione. Ho mandato anche un video con la maglia rossazzurra a Natale per i tifosi, ma credete davvero che stavo scherzando con il sentimento della gente? Io mi sono innamorato del Catania e della passione immensa dei suoi tifosi per la maglia, che ho apprezzato la prima volta guardando un video. Questa è l’unica verità per cui mi sono avvinato al Catania. Il business ci sta visto che sono anche un imprenditore che si prende dei rischi in un momento in cui calcio è in crisi dalla Serie A alla C, ma quella di Catania era un’avventura di cuore e non solamente un investimento economico”.

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