Giornata contro l'omofobia, le proposte di Arcigay Messina - Live Sicilia

Giornata contro l’omofobia, le proposte di Arcigay Messina

manifestazione in piazza Unione Europea

«Dopo anni, nessuno del Comune di Messina si era accorto che l’istituzione non aderiva più alla Rete nazionale per osteggiare la discriminazione di genere – dichiara il Presidente di Arcigay Messina Rosario Duca -. L’assessore competente Laura Tringali si è impegnata per l’Ente ad ufficializzare l’adesione ed attuare così tutte quelle iniziative che stimolino una sensibilizzazione e poi vigilanza contro comportamenti selettivi, in base all’orientamento sessuale e identità di genere. Le parole non ci bastano ed abbiamo fame di diritti: questi diritti, compreso quello di essere tutelati dalla nostra città, sono stati condivisi dalla Giunta e dal Consiglio comunali, subito dopo l’approvazione alla Camera del ddl Zan. Oggi siamo in piazza ma continuiamo a portare le istanze già presentate: una su tutte dovrebbe essere discussa giovedì 20, nella Commissione Consiliare Politiche Sociali di Palazzo Zanca, per sollecitare l’inserimento di un linguaggio di genere nella Pubblica Amministrazione, un percorso di educazione all’approccio umano con la giusta dialettica». Non le manda a dire il referente Duca che, nella 17esima Giornata Internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la transfobia e la bifobia, spiega che la manifestazione in piazza Unione Europea, prevista tra le ore 17 e le 19, è solo la punta di diamante ma ci vuole un prosieguo nelle sedi decisionali. L’Associazione si muove oggi insieme al Collettivo “Queer”, ad altre realtà studentesche, sindacati e partiti politici di sinistra, nel rispetto delle restrizioni anti – Covid in questo evento noto con l’acronimo “IDAHOTB“ (International Day against homophobia, transphobia and biphobia), che promuove e coordina vari momenti per responsabilizzare sul fenomeno e prevenirlo in tutti i Paesi del mondo. L’attesa per la discussione in Senato nel ddl Zan rende la celebrazione della data ancora più densa di significato e sta alimentando nuove polemiche e dibattiti accesi, nonostante la netta posizione anche del Capo dello Stato Mattarella che si schiera contro ogni forma di condotta discriminatoria di genere.

Nell’ultimo anno (dal 22 maggio 2020 all’11 maggio 2021), registrati 120 casi di violenza alla comunità LGBT+ in tutta Italia, uno ogni tre giorni nella cronaca tra quelli denunciati e resi notiziabili. Ma l’odio è una piaga quotidiana. Segno di intolleranza soprattutto dopo l’approvazione dei matrimoni per le coppie gay. Negli ultimi mesi, lo stesso Presidente Arcigay di Messina ha depositato una quindicina di denunce alla Polizia Postale per cyberbullismo di stampo omofobico ovvero violenza sui Social Network. In particolare, qualcuna indirizzata recentemente ad un funzionario del Comune. La Procura della Repubblica ha chiesto di portare agli atti necessari di presenza. «Non possiamo rassegnarci ma solo insegnare l’uguaglianza – ribadisce Duca – e respingere altri attacchi all’Arcigay e ai cittadini che difendiamo. Nella Pubblica Amministrazione, c’è bisogno anche di un Osservatorio Comunale, costituito non solo da associazioni che rappresentano Lgbt + per far rispettare i nostri diritti».

Duca che è anche esponente della Consulta Regionale Hiv-Aids, del Comitato Consultivo all’ospedale Papardo per lo stesso obiettivo e referente nel Consiglio Nazionale Arcigay sottolinea che il Comune di Messina è l’unico dei 108 della provincia a rientrare nella Rete Italiana Re.a.dy (Regioni, Province Autonome ed Enti Locali), con il duplice claim della campagna nazionale “Io non uso parole d’odio e tu?” e “Qui non c’è posto per le parole d’odio”. Per l’occasione, attraverso l’Assessorato alle Pari Opportunità, la Casa Municipale sostiene le iniziative intraprese dalle Associazioni locali della Comunità LGBT+ previste in data odierna, rivolte ad appoggiare la coscienza che riconosce l’identità sessuale e culturale e la libertà di genere sia negli ambienti familiari che in quelli sociali e politici. Amalgamando la bellezza architettonica di Palazzo Zanca, il logo della Città e la bandiera arcobaleno simbolo di questa giornata, l’Ente si affianca con l’impegno concreto nel quotidiano alla lotta ai “discorsi d’odio” e individuare un arricchimento nella diversità. La campagna si propone con l’affissione di cartelloni e poster curati dalle Amministrazioni pubbliche e la condivisione social di materiali, di cui anche i cittadini potranno servirsi scegliendo per oggi una cornice per le foto profilo su Facebook: per partecipare basta tenere premuto sulla propria immagine di profilo, selezionare “aggiungi motivo” e cercare “READY 17 maggio”.

Tanta acqua è passata sotto ai ponti da quando l’omosessualità venne stralciata nel 1990 dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale, pubblicata dalla World Health Organization. Solo dopo 15 anni da quell’epoca, la prima Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia è stata istituita il 17 maggio del 2005.

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