Palestre pronte a riaprire: "Rispetteremo tutti i protocolli" - Live Sicilia

Palestre pronte a riaprire: “Rispetteremo tutti i protocolli”

Le strutture sono chiuse dallo scorso ottobre.

PALERMO – Il Governo prova ad imprimere un’accelerata alle riapertura, dopo aver deciso per il prolungamento alle 23 per del coprifuoco che nelle prossime settimane sarà prolungato e poi cancellato, per questo motivo ha anticipato di una settimana la riapertura delle palestra.

Questa serrata iniziata nel marzo del 2020, con le riaperture del 25 maggio, per poi richiudere ad ottobre 2020, ha fatto sì che molte strutture accumulassero enormi debiti, tanto da non permettere a circa il 30% dei centri di non riaprire. 

Inizialmente la nuova ripartenza per il settore era fissata per il primo giugno, ma questa è stata anticipata di una settimana, quindi, con riaperture per il 24 maggio. Per le piscine resta tutto confermato all’1 luglio, però non è detto che si possa anticipare nelle prossime settimane.

Per le strutture, quindi, sarà necessario correre per farsi trovare pronti lunedì mattina, con i clienti che non vedono l’ora di tornare ad allenarsi. Gli ingressi saranno, naturalmente, contingentati e si terrà la lista di chi accederà alla struttura, che potrà farlo solo tramite prenotazione.

Per i fruitori ci saranno anche delle regole da seguire durante le attività: ognuno avrà 7mq a disposizione e non potrà alternarsi nell’ultilizzo dei macchinari che saranno sanificati dopo ogni esercizio.

“Finalmente riapriamo dopo questo periodo di chiusura forzata. Abbiamo avuto questa fortuna, se così si può dire, di riaprire una settimana prima. Noi siamo pronti per ripartire il 24 maggio con tutte le attenzioni e il protocollo del 25 maggio 2020 – ha dichiarato Ezio Barbera titolare della palestra Sprint -. Abbiamo aggiunto i tappetini santificati, incentivato i clienti ad utilizzare ancora di più i prodotto igienizzanti”.

Alcune palestre hanno avuto la “fortuna” di poter rimanere aperti perché a disposizione di atleti o società agonistiche: “Ovviamente si lavora a regime ridotto, non stiamo aperti tutti i giorni e in alcune fasce orarie. Siamo rimasti aperti con le unghie e con i denti – ha continuato Barbera -, ma ormai siamo qui e non pensiamo a quello che è stato, ci stiamo preparando solo alla ripartenza”.

La sicurezza è messa al primo pino dalla Sprint: “Fortunatamente la nostra sala attrezzi è di circa 150mq. Stiamo un po’ sopra il target dei 7mq a cliente, mettendone e disposizione circa 10mq. Avremo contemporaneamente tra le 40/45 persone a fascia oraria. Ovviamente c’è sempre la prenotazione obbligatoria, i clienti si potranno allenare una sola volta al giorno e si dovrà prenotare tramite app. Non possiamo sbagliare di una persona”. 

“Dopo l’esercizio il cliente dovrà santificare il macchinario. Noi – ha concluso Barbera- , comunque, almeno una volta al giorno sanifichiamo la struttura. Le persone sono vogliose di tornare a fare attività sportiva. Noi, nel rispetto dei limiti del protocollo, pensiamo di accogliere nuovi iscritti”.

Tra chi è pronto a ripartire, anche se non si è mai fermato, c’è l’Oxygen gestita da Attilio bondì: “Nella zona aperta abbiamo fatto attività in questo periodo di pandemia, dove era consentito, rispettando le normative. Da lunedì, fortunatamente, sarà consentito riaprire le zone al chiuso rispettando le normative per dare questo sbocco di benessere a tutti i fruitori”.

Il periodo trascorso non è stato per niente semplice, come sottolinea Bondì: “È stato difficile questo periodo perché, oltre ad affrontare la parte psicologica di questa pandemia, abbiamo dovuto affrontare le difficoltà materiali adeguando gli spazi all’aperto e far riuscire ad allenare tutti”.

Anche all’interno della palestra Oxygen i controlli saranno rigidi: “All’ingresso sarà controllata la temperatura, i numeri stanno contingentati. Tramite prenotazione si potrà risalire ai clienti che hanno usufruito della struttura. Saranno effettuate le santificazioni periodiche durante la giornata. Abbiamo installato dei santificati per ogni macchinario”.

Nonostante la possibilità di riaprire le strutture al chiuso l’Oxygen continuerà a dare la possibilità di allenarsi all’area aperta: “La struttura all’aperto sarà ancora fruibile, una bella alternativa partita durante il periodo di pandemia e continueremo finché si potrà”.

Si sta preparando alla riaperture anche Antonio Migliaccio, che gestisce una palestra in zona San Lorenzo, consapevole che l’arrivo della bella stagione potrebbe non essere d’aiuto:“Essendo in questa bellissima isola che si chiama Sicilia che è piena di sole, non tutti torneranno in palestra. È vero sì che per ottenere dei risultati migliori ed in tempi brevi la palestra ha il suo perché, ma la gente ha assaporato l’esterno”.

“Queste chiusure hanno creato tantissimi problemi ad iniziare dalle macchine ferme, dalla manutenzione, ai lavori che vengono effettuati in corso d’opera. Ricordo a me stesso – ha continuato Migliaccio – che il Governo disse una settimana prima della chiusura di ‘sanificate, pulite’ noi lo abbiamo fatto comprando tutto il necessario, alla fine siamo stati chiusi ugualmente. Riapriremo sperando che la gente voglia tornare in palestra. L’ingesso lo gestiremo tramite DPCM. Quando una persona entrava in palestra procedevamo alla santificazione della scarpe e delle mani, inseriva tutto all’interno di un sacchetto che trovava nell’armadietto; in sala attrezzi trovavano gli appositi sanificatori  per pulire. Rispetteremo tutte le regole e ci affideremo al buon senso delle persone“.

Migliaccio ha anche un pensiero per tutto il comparto palestre che non ha vissuto un  buon momento: “Quello che il decreto ristori, ma anche il Governo, non ha recepito è vero che noi non siamo ritenute imprese però si dovrebbe capire che all’interno c’è un indotto formato da coloro che si occupano della manutenzione degli attrezzi, degli impianti, il personale di segreteria e tutti coloro che gravitano all’interno della palestra. Tutti gli istruttori, comunque, hanno ricevuto il Bonus relativo ai collaboratori sportivi. Fondamentalmente lo Stato ci ha pensato”.

I bonus li ha chiesto lo stesso gestore della palestra Officine Sportive, ma le risposte nel mese di dicembre tardavano ad arrivare. Questo l’ha costretto ad incatenarsi davanti la sede dell’Agenzia delle Entrate: “Io – ha concluso Migliaccio – il 22 dicembre, dopo aver chiesto per vari giorni che fine avessero fatto questi ristori, per avere una risposta mi sono dovuto incatenare. La risposta è arrivata dopo qualche giorno. Però, dico sempre, per quale motivo bisogna fare le proteste e le manifestazioni se lo Stato dovrebbe rispondere”.

I bonus li ha chiesto lo stesso gestore della palestra Officine Sportive, ma le risposte nel mese di dicembre tardavano ad arrivare. Questo l’ha costretto ad incatenarsi davanti la sede dell’Agenzia delle Entrate: “Io – ha concluso Migliaccio – il 22 dicembre, dopo aver chiesto per vari giorni che fine avessero fatto questi ristori, per avere una risposta mi sono dovuto incatenare. La risposta è arrivata dopo qualche giorno. Però, dico sempre, per quale motivo bisogna fare le proteste e le manifestazioni se lo Stato dovrebbe rispondere”.

IN BASSO LA FOTO DI MIGLIACCIO INCATENATO DAVANTI L’AGENZIA DELLE ENTRATE

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