Stancanelli: "Alcune opere previste dal Pnrr erano già finanziate" - Live Sicilia

Stancanelli: “Alcune opere previste dal Pnrr erano già finanziate”

L'eurodeputato ha scritto in una lettera a Valdis Dombrovskis e a Paolo Gentiloni.
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“Nel Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) redatto dal governo italiano sono previste opere, certamente utili, che rappresentano però la riproposizione di interventi contenuti in altri documenti di
programmazione per i quali i finanziamenti erano già avvenuti, mentre invece non sono previsti tre grandi interventi di carattere intermodale, che potrebbero far superare la marginalità geografica di Sicilia e
Calabria”. È quanto scrive l’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Raffaele Stancanelli, in una lettera indirizzata al vicepresidente della Commissione Europea Valdis Dombrovskis e al commissario Europeo per
l’economia Paolo Gentiloni, affinché la CE “solleciti il governo italiano a destinare le risorse per interventi che possano realmenteavviare un processo di sviluppo sociale ed economico che da troppo tempo
i territori del Mezzogiorno d’Italia attendono”.

Il nodo trasporti


Nello specifico, sono opere che riguardano il settore trasporti al quale, afferma l’eurodeputato, “le risorse dovrebbero essere maggiormente indirizzate ma che resta ancora una volta in una situazione
di generale disinteresse nonostante il “Piano di ripresa e resilienza”. Ed in particolare si tratta: – del sistema autostradale che deve essere completato nei segmenti che, di fatto, ne limitano l’interconnessione con le delle opere già previste nei piani regionali con una profonda opera di manutenzione straordinaria dell’esistente, trasformato in un sistema intelligente (Smart Road tipo I) in grado di abilitare trasporti cooperativi (C-ITS), mobilità automatizzata e connessa (CCAM), mobilità come servizio (MaaS) e organizzazione della logistica (SoL). Il tutto sollecitato anche dal recente studio del Parlamento europeo sull’impatto delle tecnologie emergenti (Gennaio 2021);- del sistema ferroviario principale che deve essere realizzato con caratteristiche da alta velocità 300 km/h, al fine di connettere Reggio/Villa a Roma in 3 ore e le tre città metropolitane siciliane tra loro in 1,5 ore. L’obiettivo strategico è un collegamento Palermo-Roma in meno di 5 ore in presenza di attraversamento stabile, come il Torino-Roma, utilizzando subito navi ro-ro ferroviarie per ridurre i tempi dell’attraversamento e permettere il passaggio dei treni Freccia ed Italo;- del sistema portuale, che a partire dai due grandi porti commerciali di Gioia Tauro e Augusta deve essere potenziato nelle infrastrutture fisiche lato mare e lato terra, reso pienamente agibile dal punto di vista ambientale, interconnesso con un unico Port Community System, utilizzando i più avanzati sistemi intelligenti e integrandolo con le Zone Economiche Speciali.

Le opere

Tali le opere, di cui Stancanelli chiede l’inserimento del PNRR, possono essere connesse “non solo alle altre aree del paese ma inserite concretamente all’interno del sistema economico e commerciale europeo ed internazionale, rappresentando un naturale incremento delle reti di trasporto trans-europee TEN-T”. “Nella ripartizione delle risorse l’Italia si è vista assegnare un’importante quota del Recovery Fund -scrive inoltre l’on. Stancanelli- sfruttando le criticità presenti nel Mezzogiorno ed in particolare nelle regioni più estreme come la Sicilia e la Calabria, senza le cui debolezze l’impegno europeo sarebbe stato di minore entità, 98 miliardi a fronte dei 209 stabiliti. Utilizzare 10 miliardi circa del PNRR per opere già finanziate tradisce lo spirito del piano stesso tendente ad apportare somme aggiuntive per un’effettiva ripresa delle zone più in difficoltà del Paese e non fare progetti sponda senza alcuna visione complessiva e strategica. Il deputato europeo Stancanelli, nella missiva, fa quindi un elenco degli interventi già oggetto di stanziamento di fondi. Ad esempio: – Il raddoppio tra Fiumefreddo e Giampilieri nella tratta Catania –Messina già finanziato per circa 2,3 mld di euro con inizio dei lavori immediato.- La sistemazione del nodo Catania (finanziato per 252 ml di euro e cioè per 1/3 dell’intero).- Il raddoppio del binario per tutto l’itinerario da Catania Bicocca a Palermo Centrale, articolato su due tratte:- Bicocca – Catenanuova (37,4 km). I lavori sono iniziati a fine
dicembre 2018 ed il completamento è previsto per il 2023. Costo già
tutto finanziato 415 ml di euro;- Catenanuova – Fiumetorto. Quest’ultima, suddivisa in più lotti, avrà un costo complessivo di circa 6 mld di euro di cui circa 4,5 mld finanziati. La velocità massima sarà
di circa 200 km/h. Da Fiumetorto a Palermo si procederà solo ad un adeguamento tecnologico.
Completamento previsto dei lavori nel 2028. Risultato: percorrenza CT –
PA in circa 2 ore per effettuare circa 230 km. “È un inganno per la Sicilia” conclude l’eurodeputato.


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