Mafia, è morto Placido Toscano: fratello del boss (ucciso) di Biancavilla - Live Sicilia

Mafia, è morto Placido Toscano: fratello del boss (ucciso) di Biancavilla

Il suo nome lo scorso anno fu coinvolto nelle polemiche per le scarcerazioni Covid.

BIANCAVILLA – Placido Toscano è deceduto. Il 71enne non aveva lo stesso ruolo di primo piano del fratello di Salvatore (vittima di lupara bianca) che ha dato il nome alla triade della famiglia mafiosa di Biancavilla Toscano-Mazzaglia-Tomasello. La morte è avvenuta alcune settimane ma è diventata nota ieri nel corso di un’udienza per estorsione che lo vedeva tra gli imputati. Ed era proprio il campo del ‘pizzo’ quello che lo ha portato a una condanna diventata definitiva qualche mese fa nell’operazione della polizia Garden, scattata dopo una serie di omicidi avvenuti tra Adrano e Biancavilla. Placido Toscano è deceduto al Policlinico di Bari, dove era stato trasferito dal carcere pugliese dove era detenuto, dopo l’aggravarsi della patologia di cui soffriva da tempo.

L’anno scorso, infatti, in pieno primo lockdown era stato scarcerato per le sue condizioni di salute incompatibili con la detenzione in carcere dalla Corte d’Appello di Catania che aveva accolto l’istanza del difensore. Attorno al nome del 71enne ci fu una bufera mediatica legata proprio alle scarcerazioni di detenuti condannati (anche non in via definitiva) per reati legati alla criminalità organizzata. Il nome di Placido Toscano finì anche nella famosa lista dei 376 scarcerati – pubblicata per intero da LiveSicilia – la scorsa primavera nel corso della prima ondata di contagi da Coronavirus. Il suo volto fu pubblicato in un post denuncia di Matteo Salvini contro il governo per quelle remissioni in libertà, che sarebbero state collegate a una circolare del dap sul monitoraggio dei detenuti con patologie per i rischi legati al covid, da parte dei Tribunali di Sorveglianza. Nel caso di Placido Toscano però la misura degli arresti domiciliari era stata valutata dalla Corte d’Appello di Catania per la sua patologia. Da qualche tempo era tornato in carcere per espiare delle condanne definitive. Nelle ultime settimane le sue condizioni di salute si sono aggravate ed è stato disposto il trasferimento dall’istituto penitenziario all’ospedale.


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