Etna, esplosioni e cenere: spettacolo nella notte - Live Sicilia

Etna, esplosioni e cenere: spettacolo nella notte

Notte intensa per il vulcano. Coldiretti: "Temiamo danni alle coltivazioni"

CATANIA – L’Etna dà spettacolo con una notte di intensa attività sul vulcano, alternando attività stromboliana e fontana di lava e ritornando alle esplosioni, ma mantenendo l’emissione di cenere che, trasportata dal vento che ha cambiato più volte direzione, è caduta su molti paesi, arrivando a mare. L’eruzione è monitorata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio Etneo (Ingv-Oe) di Catania.

Le nuove eruzioni

E’ la terza fase parossistica dalla notte tra il 18 e il 19 maggio scorso, quando fu registrata la ‘fontana di lava di Franco Battiato’. E’ iniziata con un’attività stromboliana (esplosioni ed emissione di brandelli di lava e cenere) poco prima delle 20.30 di ieri dal cratere di Sud-Est. Dopo circa due ore, con l’aumentare dei valori del tremore vulcanico, che rileva l’energia nei condotti magmatici interni, l’Etna è passata alla fase di ‘fontana di lava’, la più spettacolare delle ultime tre, con lanci di magma incandescente che è arrivato a 500-600 metri sopra l’orlo del cratere e con la fuoriuscita di una colata lungo il fianco del Sud-Est, che scende in zona sommitale in direzione Sud-Ovest. Anche questo fenomeno eruttivo è stato accompagnato da emissione di cenere e 40 minuti dopo la mezzanotte si è esaurito.

Ma non si è esaurita l’energia del vulcano attivo più alto d’Europa che circa tre ore dopo, alle 03.51, ha ripreso l’attività stromboliana che è durata un’altra ora e che ha poi lasciato spazio a discontinue esplosioni intracrateriche con debole emissioni di cenere. Poi i valori del tremore vulcanico sono scesi, ritornando a livelli medio-bassi. Le nuove fasi dell’Etna sono state spettacolari e viste da molto lontano. In molti paesi è già cominciata la nuova operazione di pulizia e raccolta della cenere lavica. L’attività eruttiva dell’Etna non ha impattato sull’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.

Coldiretti: timore per i danni

“L’eruzione dell’Etna risveglia il timore di nuovi danni causati dalla cenere sulle coltivazioni”. Lo afferma la Coldiretti che ha avviato un monitoraggio sugli effetti della nuova eruzione. “Quest’anno – spiega la Coldiretti – le spettacolari eruzioni dell’Etna hanno riversato cenere e lapilli nelle campagne dove sono state danneggiati vivai di piante e fiori, ortaggi così come gli agrumi graffiati dalla potenza della sabbia. Il risveglio del vulcano fa rivivere le preoccupazioni per eventuali danni alle produzioni che si sommano ai disagi per chi è costretto alla pulizia straordinaria delle canalette di scolo, o alle pulizia delle strade rurali oltre che a quella delle strutture aziendali che – sottolinea Coldiretti – richiede tempo, acqua e quindi l’impiego massiccio di manodopera. (ANSA)


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