I fumogeni dei tifosi e l'incendio: Montepellegrino brucia ancora - Live Sicilia

I fumogeni dei tifosi e l’incendio: Montepellegrino brucia ancora

Il rogo è divampato nelle vicinanze della zona dove sono istallate le antenne televisive.

Palermo – Montepellegrino brucia ancora. Le fiamme sono divampate ieri pomeriggio, sembrerebbe a causa dei fumogeni lanciati dai tifosi. Complice il vento l’incendio si sarebbe alimentato fino a raggiungere la zona dove si trovano le antenne televisive. I forestali durante lo spegnimento del rogo nella zona di Montepellegrino a Palermo hanno trovato fumogeni che avrebbero provocato l’incendio nel costone roccioso. Secondo una prima ricostruzione alcuni tifosi sono saliti nel monte che sovrasta lo stadio per vedere la partita dei rosanero contro l’Avellino. Durante la partita sono stati accesi i fumogeni che avrebbero fatto divampare il rogo ancora acceso lungo la montagna. Ieri e per tutta la notte sono state impegnate diverse squadre dei vigili del fuoco. Da questa mattina all’alba nella zona sta operando un canadair che ha già fatto diversi lanci per spegnere gli ultimi focolai ancora accesi.

La nota del Palermo

“Il Palermo calcio condanna con decisione l’eventuale grave danno che alcuni tifosi rosanero potrebbero aver causato con fumogeni e fuochi d’artificio, durante la partita Palermo-Avellino di ieri”. Così la società con una nota, stigmatizza il gesto di alcuni tifosi rosanero che ieri dalla vetta di Monte Pellegrino hanno acceso fumogeni nella zona dei ripetitori televisivi con l’intenzione di incitare la squadra, ma finendo per causare l’incendio che da ieri brucia parte del promontorio. “Il rispetto per le persone e per gli spazi pubblici – continua il club – e l’attenzione all’osservanza di tutte le regole del vivere comune ha e deve avere sempre la priorità su qualsiasi iniziativa, pur animata dai migliori entusiasmi. Il pensiero di tutta la società rosanero va agli operatori di soccorso che stanno portando avanti tutte le misure necessarie per contenere i danni dell’incendio”.


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