Barcone con 87 migranti a bordo approda a Lampedusa - Live Sicilia

Barcone con 87 migranti a bordo approda a Lampedusa

Il prefetto Di Bari, con una delegazione del ministero dell'Interno, ha visitato l'hotspot.
MIGRANTI
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LAMPEDUSA – Un altro barcone, con a bordo 87 migranti, è stato intercettato e scortato fino a molo Favarolo di Lampedusa dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza.

Nell’hotspot di contrada Imbriacola, da dove a metà mattinata erano stati trasferiti sulla nave quarantena Gnv Atlas 85 persone, ci sono 381 ospiti.

Il prefetto in visita a Lampedusa

Gestione dei flussi migratori, in vista della stagione estiva, smaltimento delle imbarcazioni utilizzate dai profughi e lavori per l’ampliamento dell’hotspot e il rafforzamento delle misure di sicurezza. Questi gli argomenti di cui il capo del dipartimento delle Libertà civili e l’immigrazione: il prefetto Michele di Bari ha discusso con il sindaco di Lampedusa (Ag), Totò Martello, e con l’assessore regionale alle Autonomie locali Marco Zambuto. Il prefetto Di Bari, con una delegazione del ministero dell’Interno, ha visitato l’hotspot e poi, accompagnato dal prefetto Maria Rita Cocciufa, dal questore Rosa Maria Iraci e dai rappresentanti dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza, e della Guardia costiera, ha incontrato il sindaco e l’assessore Zambuto. In particolare, è stata posta in evidenza la necessità di una sinergia nella gestione dei soggetti vulnerabili e dei minori stranieri non accompagnati, anche attraverso la collaborazione con le organizzazioni umanitarie ed internazionali e il supporto della Regione.

Parla il sindaco Martello

“E’ stato un confronto utile, abbiamo affrontato diversi aspetti legati al tema dei flussi migratori e dell’accoglienza umanitaria a Lampedusa. In particolare ritengo importante che sia stata sollevata la necessità di chiedere al governo regionale di riproporre lo stato di calamità naturale in relazione alla gestione delle imbarcazioni dei migranti, ed ai danni che i relitti affondati nelle nostre acque provocano ai nostri pescherecci”. Lo dice Totò Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa dopo l’incontro con il capo del Dipartimento delle Libertà civili e l’Immigrazione prefetto Michele Di Bari, che si è recato sull’isola insieme con una delegazione del ministero dell’Interno. “Da un lato c’è il tema delle imbarcazioni utilizzate dai migranti che restano ormeggiate al porto e che, se non rimosse e rottamate in tempo, affondano provocando danni ambientali, alle altre barche ormeggiate ed alle stesse infrastrutture portuali – aggiunge – C’è poi il tema di relitti affondati nelle nostre acque che provocano danni ingenti ai nostri pescherecci e rischi per gli stessi pescatori. Solo con la riproposizione dello stato di calamità da parte del governo regionale, che però dovrà essere riconosciuta dal governo nazionale e dalla Protezione civile nazionale, potremo avere gli strumenti per evitare danni ambientali e per risarcire i nostri pescatori”. (ANSA).


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