"Fratellanza" criminale: Corte dispone esame di pentiti e testimoni - Live Sicilia

“Fratellanza” criminale: Corte dispone esame di pentiti e testimoni

Il processo d'appello Brotherhood. Riaperto il dibattimento visto l'appello dei pm dopo le assoluzioni in primo grado.

CATANIA – Il processo in un certo senso ricomincia. Il prossimo 22 settembre, infatti, saranno ascoltati testimoni e collaboratori di giustizia davanti alla prima sezione della Corte d’Appello presieduta da Anna Muscarella. La riapertura dibattimentale del processo di secondo grado frutto dell’inchiesta Brotherhood, che nel 2016 portò a scoprire un legame tra Aldo Ercolano (figlio di Iano) e membri di una loggia massonica che avrebbe prodotto fini illeciti, è frutto del ricorso della procura contro le assoluzioni per turbativa d’asta ed estorsione.  Precisamente sono state impugnate le sentenze assolutorie nei confronti di Francesco Rapisarda, Adamo Tiezzi, Antonino Finocchiaro e Christian Puglisi, oltre a quella di non luogo a procedere nei confronti dell’avvocato Antonio Drago. Il Tribunale, infatti, aveva derubricato il reato da estorsione ad esercizio arbitrario e aveva condannato il legale solo per usura. La difesa ha impugnato la condanna. Così come i difensori di Aldo Ercolano e Giuseppe Finocchiaro. 

La Corte d’Appello non ha accolto tutta la lista di collaboratori presentata dal pg Angelo Busacca: saranno esaminati Gianluca Presti e Stefano Prezzavento, entrambi componenti della cellula mafiosa di Cosa nostra di Belpasso. I due pentiti parleranno del ruolo di vertice di Aldo Ercolano, cugino dell’omonimo mandante dell’omicidio del giornalista Pippo Fava. Inoltre sono stati citati i testimoni relativamente alle contestazioni della turbativa d’asta e dell’estorsione.  


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