Sclerosi multipla, il Policlinico vince il bando "Roche" - Live Sicilia

Sclerosi multipla, il Policlinico vince il bando “Roche”

Finanziamento di 25.000 euro all'unità operativa di Neurologia e Neurofisiopatologia del Policlinico Paolo Giaccone
PALERMO
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PALERMO – Con l’intento di mettere al centro la persona e supportare nuove idee e modelli assistenziali efficaci per migliorare il percorso di cura e la qualità di vita dei pazienti, la seconda edizione del Bando “Roche per i servizi a supporto di soluzioni innovativi per la Sclerosi Multipla” ha premiato con un finanziamento di 25.000 euro l’unità operativa di Neurologia e Neurofisiopatologia del Policlinico Paolo Giaccone dell’Università di Palermo (DAI di Radiologia diagnostica, interventistica e Stroke) che ha presentato il progetto “Utilizzo della telemedicina per la terapia riabilitativa nei pazienti con Sclerosi Multipla” con cui si intende attivare un servizio virtuale che, attraverso incontri settimanali per via telematica, favorisca l’accesso dei pazienti con SM progressiva ad interventi fisioterapici di tele-riabilitazione motoria e di supporto psicologico.

Il servizio propone inoltre di programmare interventi, sempre in remoto, su pazienti SM con forma relapsing-remitting in fase di ricaduta motoria. Il progetto è stata presentato da Paolo Ragonese, docente di Neurologia, nella qualità di Professore associato, presso l’Università degli studi di Palermo; svolge l’attività clinica presso l’UOC di Neurologia collaborando con il direttore, prof. Giuseppe Salemi, alle attività del centro per la cura della Sclerosi Multipla e delle malattie demielinizzanti. “Un riconoscimento – sottolinea il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera universitaria Policlinico “P. Giaccone” – che valorizza l’impegno della nostra realtà sia quale struttura di riferimento sul piano assistenziale, ma anche e soprattutto quale punto di riferimento sul piano della ricerca scientifica. Siamo molto soddisfatti per questo premio che ci consentirà di investire risorse a sostegno di pazienti fragili, affetti da sclerosi multipla, che sempre più necessitano di percorsi diagnostico terapeutici consolidati e multidisciplinari”.

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