Vaccino con birra artigianale per i giovani a Messina - Live Sicilia

Vaccino con birra artigianale per i giovani a Messina

All'hub della Fiera.

Come stuzzicare e infine convincere gli over 18 a sottoporsi al vaccino con l’inizio di una campagna a loro misura? La distribuzione di una birra artigianale, tra l’altro “made in Sicily”, predomina come un espediente pubblicitario, una trovata per dedicare uno spazio di brio a chi magari è ancora riluttante o indeciso o sfrontato verso le conseguenze del virus. Da oggi a domenica 6 giugno, nella location dell’Hub Fiera di Messina, l’Ufficio d’Emergenza Covid si unisce al marchio “Feluca” dell’imprenditore Daniele De Vincenzo per arrivare alle nuove generazioni (fino a comprendere la fascia che va ai 39 anni) e associare la buona pratica della vaccinazione al rilancio del territorio. Il Commissario straordinario Alberto Firenze: «È importante attirare al massimo i giovani ed accelerare la campagna. Gli hub vaccinali accoglieranno eventi, momenti culturali e d’intrattenimento».

Far aderire il più possibile questo target è l’obiettivo della Regione Siciliana per le prossime settimane, per cui si alterneranno varie iniziative per tutto giugno. Si vuole sperimentare quanto già fatto in Israele con ottimi esiti. «Utilizzare una bevanda artigianale molto amata dai ragazzi che evoca la tradizione messinese della Feluca – aggiunge Firenze – è un modo per creare un motivo in più per ricevere la somministrazione, tutelare la propria salute e quella degli altri ed aiutare, con la valorizzazione dei prodotti tipici, le realtà imprenditoriali che hanno sofferto la crisi. Alla luce della riapertura in sicurezza delle attività commerciali del settore ristorazione, crediamo che questa gioventù possa vedere i centri vaccinali anche come un’opportunità di ritrovarsi insieme con un interesse in comune e nel rigoroso rispetto delle regole: il pieno ritorno alla normalità che solo i vaccini di massa e quindi l’immunità di gregge possono consentire».

L’azienda della neonata “Birra Feluca”, presentata recentemente nel Salone delle Bandiere del Comune di Messina, è stata entusiasta dell’idea e venderà le bollicine che fanno pensare al mare ad un costo popolare di 50 centesimi. La birra verrà “spillata” in una apposita postazione mobile, a partire dalle 16 di oggi, proprio per i più appassionati servita alla spina, avendo cura di mantenere una bassa gradazione alcolica e senza rallentare le procedure di inoculazione dei sieri o arrecare disagi di qualunque tipo o schiamazzi dovuti alla socializzazione del momento. 

«Vogliamo contribuire a coinvolgere adolescenti, universitari, studenti ma anche adulti – interviene il titolare De Vincenzo che si è sempre focalizzato sulla produzione siciliana con vari brand -. Proporremo la Birra Feluca per comunicare un messaggio di messinesità, il filo conduttore che ha portato alla nascita della nuova etichetta: riscoprire l’antica tradizione della pesca del pesce spada, della Feluca, dello Stretto che sovrasta Messina e ci caratterizza nel mondo. Orgogliosi di essere peloritani, di offrire un prodotto di qualità e partecipare alla campagna vaccinale con un forte spirito di cittadinanza e altruismo. Un’esortazione a ricordare a tutti di bere e mangiare siciliano e stare vicino alle numerose aziende ferme per mesi, durante i lockdown».

Non resta che augurare “Buona birra a tutti!” ma senza esagerare e impegnarsi a passare dai medici vaccinatori in servizio per la somministrazione.

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