Spaccature e unioni: la grande corsa a primo cittadino di Caltagirone

Spaccature e unioni: la grande corsa a sindaco di Caltagirone

L'uscente Gino Ioppolo non si ricandida. E, allora, ecco tutti gli scenari in campo.

CALTAGIRONE. Sette in lizza per la poltrona da primo cittadino. Centrodestra spaccato con quattro candidati. Ri-Unito dall’alto il centrosinistra mentre ritorna come “novità” la Democrazia Cristiana.

Spaccature nel centro destra, Ioppolo non concede il bis

Sette, quante le meraviglie della città di Sturzo, saranno con molta probabilità, i candidati a sindaco in occasione delle prossime elezioni amministrative di ottobre. Il covid ha prorogato l’esperienza da primo cittadino di Gino Ioppolo che già da mesi ha declinato, semmai ce ne fosse stata richiesta, l’invito ad una seconda candidatura.
Per lui si prospetta un posto al Cga di Palermo.
Nervi tesi nel centro destra, l’esperienza amministrativa che si sta concludendo, soprattutto nell’ultimo anno e mezzo ha fatto registrare, in maniera più o meno tangibile, evidenti scoramenti della maggioranza.
Ioppolo ha l’appeal dell’uomo preparato ma superbo e sebbene in giunta non abbia avuto grossi problemi, una parte della maggioranza seppur sottovoce, gli rimprovera la assoluta mancanza di collegialità nelle scelte.
Dopo Gino il nulla, dicono i suoi fedelissimi e la mancanza di accordi nel centro destra darebbe loro ragione.

Marco Falcone (FI) punta su Sergio Gruttadauria

Forza Italia, che a Caltagirone significa Marco Falcone, punta su Sergio Gruttadauria, almeno formalmente. Il legame fra Falcone e Gruttadauria (e i suoi voti) è forte. E’ Falcone ad averlo voluto nel c.d.a. del Consorzio per le Autostrade, lui a difenderlo in un procedimento che lo vede imputato di tentata induzione indebita, sempre lui a volerlo garantire davanti gli alleati. Gruttadauria spera in una veloce conclusione del processo a suo carico ma mentre attende di scrollarsi i guai giudiziari di dosso poter fischiettare sereno “azzurra libertà” fa anche i conti con i muri levatisi contro la sua candidatura.

Autonomisti contro. Alparone o nulla

Nel centrodestra fa muro il mai defunto Mpa di Raffaele Lombardo che ai tavoli trattanti, ha portato il nome del giovane ingegnere, già Presidente del Consiglio Comunale, Massimo Alparone. Alle rondini centriste non sembra interessare in alcun modo un’ipotesi di coalizione politica che non veda per loro la scelta del candidato a sindaco in città. A Caltagirone la componente lombardiana è molto forte e gli equilibri venuti meno già ora potrebbero pregiudicare ogni accordo futuro. L’esperienza da solisti potrebbe fare la differenza, soprattutto se l’ala centrista punta a vincere lontano da ogni tormentone estivo.

FdI: la candidatura di Romeo e l’addio agli ex camerati

Fratelli d’Italia, partito nel quale sono confluiti ex An, ex Diventerà Bellissima e ex ioppoliani (i delusi) punta invece sull’avvocato Salvo Romeo. Durante gli incontri, alcuni segretissimi, pare sia passata la linea del non retrocedere a nessun costo. Il mantra che i meloniani ripetono è: uniti a destra ma senza cedere il passo. Sarebbero per Romeo, già pronti i santini e le liste, alcune di peso per una “strada facendo” che ha preso il posto di “faccetta nera”.

Roberto Gravina e il progetto autonomo contro tutto e tutti

Altro candidato nel mare magnum del centro destra è Roberto Gravina. Ha già dichiarato di voler correre da solo con una o più liste a lui collegate. Nelle liste starebbe facendo incetta di molti delusi e qualche consigliere uscente. Il nome del progetto politico è Caltagirone “sempre e per sempre” leitmotiv con un evidente riferimento a De Gregori.

Roccuzzo ci riprova, centro sinistra unito alla conta dei voti

Il centro sinistra, si compatta, grazie anche all’intervento del segretario regionale del PD Anthony Barbagallo, sul nome di Fabio Roccuzzo. Non senza fatiche, il nome di colui che ruppe gli equilibri nel centro sinistra alle passate amministrative, correndo da solo, è stato designato come candidato unico per tutto il centro sinistra.
Il centro destra spaccato giocherebbe a suo vantaggio sebbene l’incognita della collocazione dei fedelissimi di Luca Sammartino potrebbe far vacillare alcune certezze.

Torna la balena bianca, ecco la Dc alle elezioni comunali

L’incognita non è per nulla di poco conto perché se il centro sinistra sperava di poter cavalcare l’onda della reunion sulle note di “radici” di Guccini, Sammartino potrebbe a sorpresa decidere di rispolverare il “bianco fiore” tanto caro alla città che deve le sue fortune a “mamma Dc e papà Parisi” (il defunto senatore Francesco Parisi) in un duetto sperimentale con la neonata area centrista di Cuffaro. Qui l’incognita di un ulteriore candidato a sindaco che graverebbe sull’ala del centro destra calatino.

Movimento 5 Stelle. Fra sogni e realtà

Rimane l’incognita 5 Stelle, il candidato ci sarebbe, dicono alcuni, l’intenzione di candidarlo no. Da più fronti sarebbe stato suggerito di trovare la quadra attorno il nome di uno dei candidati a sindaco per evitare magri bottini elettorali in una fase già difficile a livello nazionale per il movimento grillino.
La naturale collocazione sarebbe dunque ma in teoria, il centro sinistra emulando un “stessa spiaggia stesso mare” ormai colonna sonora di quasi tutti gli accordi politici su territorio nazionale.


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