Il processo al clan Nicotra: la difesa cita Orazio Proto come teste - Live Sicilia

Il processo al clan Nicotra: la difesa cita Orazio Proto come teste

I legali di Lucia Palmeri vogliono chiarire i contorni di una vicenda raccontata dal pentito Cavallaro.

CATANIA – Alla fine nessuno degli imputati si è sottoposto all’esame del pubblico ministero Marco Bisogni. Si avvia alla fine del dibattimento il processo battezzato Gisella che vede alla sbarra boss e gregari del clan Nicotra di Misterbianco, cellula mafiosa della cosca Mazzei di Catania. 

Nell’ultima udienza però c’è stato un piccolo fuori programma: i difensori di Lucia Palmeri, gli avvocati Mario Brancato e Giuseppe Grasso, hanno chiesto al Tribunale di Catania di sentire Orazio Proto (patron della discarica Oikos) come testimone per una questione emersa nel corso del dibattimento. E in particolare durante l’esame del pentito Luciano Cavallaro, teste chiave del processo. Il collaboratore di giustizia cita la consegna di denaro da parte del “re dei rifiuti” alla Palmeri. I difensori, quindi, vogliono vederci chiaro.

Il primo luglio, quindi, all’aula bunker di Bicocca Orazio Proto siederà sul banco dei testimoni.


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