Zamparini: "Il mio rimpianto è Aguero. Pastore il più forte" - Live Sicilia

Zamparini: “Il mio rimpianto è Aguero. Pastore il più forte”

L'ex patron rosanero parla il giorno del suo compleanno

Oggi l’ex presidente del Palermo Maurizio Zamparini taglia il traguardo degli 80 anni, ma si sente ancora giovane: “Ho 80 anni, ma ne sento quaranta. Non sono più dentro il calcio come proprietario, ma sono sempre un grande appassionato. Il calcio è una parte importante della mia vita: ci sono state gioie, ma anche il dolore di essere stato buttato via dopo aver dato tanto”.

Zamparini ha sempre voluto avere tutto sotto controllo per quanto riguarda le società di calcio, ma è una cosa che aveva sin da piccolo: “Il mio primo ricordo legato al calcio risale al 1946 quando avevo 5 anni – spiega Zamparini ai microfoni di Hotel Calciomercato -. Mio zio, inglese, mi regalò un pallone e le scarpe di calcio. Nel mio paesino, di 1.500 abitanti, facevo la squadra io perché avevo il pallone. Dirigevo già (ride, ndr). Sono nato con la finestra della cucina sul campo di calcio, poi lì ho passato tante ore della mia vita”.

All’ex patron di Venezia e Palermo va dato merito di aver avuto l’intuizione di scoprire diversi allenatori, però, cacciato. “In Serie A ci sono 4-5 allenatori che sono partiti con me. Sia a Venezia che a Palermo prendevo allenatori che ritenevo vincenti nelle serie inferiori: Zaccheroni, Spalletti, Novellino, Ventura, De Zerbi. Ne ho avuti tanti. Se tornassi indietro, alcuni come Spalletti, Zaccheroni e Guidolin non li avrei esonerati. Sono un tipo impulsivo”.

Oltre gli allenatori anche i giocatori sono stati lanciati dai club di Zamparini: “El Flaco ha avuto dei problemi fisici, ma secondo me è il più grande giocatore che abbia mai avuto. Abbiamo investito molto nella Serie B argentina. Quella è stata una bella trattativa – ammette – Quando è venuto da me a Vergiate sembrava un ragazzino della terza media. Gli feci vedere il contratto da firmare e mi disse: «Presidente, prima lo leggo e poi lo firmo». Era già tosto”.

Nonostante diversi calciatori lanciati l’ex presidente rosanero ha un rimpianto ed è il Kun Aguero: “È il mio rimpianto. L’avevamo visto con Foschi e volevamo portarlo a Palermo. Non ci siamo riusciti perché si intromise l’Atletico Madrid che offrì di più. Noi avevamo offerto 14 milioni di euro”.

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