Palermo, voglia di normalità e di ricominciare FOTOGALLERY - Live Sicilia

Palermo, voglia di normalità e di ricominciare FOTOGALLERY

Da via Maqueda a via Ruggero Settimo, il centro torna a vivere
CORONAVIRUS
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PALERMO  – Monopattini che sfrecciano, adolescenti che ballano in mezzo a una strada chiusa alle automobili, qualche fila fuori dai negozi, il traffico, i cantieri e ovviamente l’immancabile immondizia qua e là. Palermo torna a vivere e, nonostante le regole su mascherine e distanziamento sociale, il centro torna ad affollarsi come prima della pandemia. Passeggiando per via Maqueda e per via Ruggero Settimo, nella nuova isola perdonale voluta dal Comune, sembra di aver fatto un viaggio indietro nel tempo.

PALERMO, FOLLA IN CENTRO – FOTOGALLERY

Ci sono i turisti che fotografano il teatro Massimo, le cui scalinate offrono una sosta a chi cammina a piedi; i ragazzi, ormai “liberi” dalla scuola, che sfrecciano con gli skateboard, i turisti che seduti ai tavoli dei bar gustano un gelato mentre un chitarrista improvvisa un concerto in via Maqueda. Certo, non tutto fila per il verso giusto: quasi impossibile mantenere le distanze, tanti con le mascherine abbassate, molti neanche ce l’hanno ma la pandemia sembra quasi un ricordo lontano, nonostante i numeri dei contagi in Sicilia siano tornati a salire.

La vera novità però sono le isole pedonali istituite dalla giunta Orlando. Per via Ruggero Settimo non è una “prima”, anche se stavolta ci sono sedie e tavoli in mezzo alla carreggiata e perfino un monopattino abbandonato sulle strisce pedonali. I negozi sono pieni ma non troppo, forse in attesa degli sconti. “E’ bello poter tornare a fare una passeggiata di sabato e il clima ovviamente invoglia” dice Giovanna che, col marito, spinge una carrozzina mentre un gruppo di adolescenti improvvisa un ballo a suon di musica. I turisti si godono il giro in carrozza, qualche bicicletta fa lo slalom tra i pedoni, lo stesso fa un monopattino su cui sono saliti in due rendendolo più precario del solito.

A ben guardare, però, alcune cose sembrano non cambiare mai: gli automobilisti imprecano contro i pedoni che da via Maqueda vanno direttamente in via Ruggero Settimo e viceversa dimenticando che c’è un semaforo, la raccolta del cartone non è stata ancora effettuata e i turisti si ritrovano all’incrocio tra via Ruggero Settimo e via Mariano Stabile con accanto cataste di scatole, per strada ci sono cartacce e rifiuti.

Al Politeama il cantiere dell’anello ferroviario è stato ridotto, ma è ancora ben presente, e volgendo lo sguardo a via Emerico Amari si capisce che la pedonalizzazione non è propriamente un successo. Qualche tavolino per strada c’è, ma lo spazio è talmente vuoto che due bambini possono scorrazzarvi in piena libertà; il collegamento pedonale dal porto al centro è in realtà interrotto dall’incrocio con via Roma aperto al traffico, il che lo rende anche meno agevole di quanto potrebbe essere. I ristoratori iniziano a preparare i coperti all’esterno, sperando di tornare a lavorare come un tempo, mentre Palermo sembra aver voglia di normalità.

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