Seus 118, è caos: giallo sulle dimissioni del presidente Croce

Seus 118, è caos: giallo sulle dimissioni del presidente Croce

La decisione comunicata con una Pec a Musumeci e Razza. Tensioni con il Cda. Il M5s ne aveva chiesto la rimozione

Giallo in Seus 118. Il presidente Davide Croce ha inviato una Pec al presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore alla Salute Ruggero Razza annunciando le sue dimissioni. Una decisione, che arriva al culmine di un periodo di tensioni in azienda e nei rapporti tra azienda e governo regionale.

In quota Lega, Croce, già membro del nucleo di valutazione delle prestazioni dell’Areu 118 Lombardia, era stato scelto da Musumeci per occuparsi di Seus 118 dopo la convenzione per la nascita della nuova azienda regionale per l’emergenza e urgenza, Areus. Di cui non c’è più traccia concreta dopo il lancio ufficiale con il governatore della Lombardia Attilio Fontana.

Dimissioni Croce: i motivi

Stando alle prime indiscrezioni, le dimissioni sono state presentate dopo alcuni attriti col Consiglio di amministrazione in merito al cambio di deleghe di funzione di alcuni dirigenti. Il Cda è composto attualmente da Pietro Marchetta e Tania Pontrella. Quest’ultima, fedelissima del presidente Musumeci, è in pole position per il ruolo di presidente.

A rischio, ora, anche l’approvazione del bilancio della società, previsto per la riunione del Cda di oggi. Non si escludono colpi di scena. Le cose in Seus erano diventate molto complicate. Soprattutto a livello contrattuale e riguardo alla nuova convenzione di servizio che lega la società partecipata alla Regione.

Pasqua (M5s): “Davide Croce in Seus 118 ma ‘a distanza’”

Il Movimento 5 stelle, nel pomeriggio di ieri, aveva chiesto proprio la rimozione di Croce. Le “accuse” indicate nella nota: “assegnazione di mansioni superiori che hanno generato velocissime progressioni di carriera, anche di 13 livelli in un colpo solo, mancate applicazioni contrattuali e un’inaccettabile conduzione dell’azienda a distanza, con la presenza del presidente in azienda ogni 15 giorni, quando andava bene”.

“Inaccettabili – dice il deputato regionale pentastellato Giorgio Pasqua – sono le veloci progressioni di carriera in azienda denunciate dai sindacati. In un caso ci sarebbe stato addirittura un salto di ben 13 livelli, da C a DS3, cosa che non è assolutamente possibile. E tutto questo per non parlare delle numerose mancate applicazioni contrattuali”.

La nota seguiva all’audizione in commissione Sanità dell’Ars di cinque sigle sindacali autonome – Cobas, Confintesa, Fials, Fsi Usae e Mud – e di un rappresentante dell’assessorato alla Sanità proprio sulle criticità dell’azienda.

“Abbiamo appreso – continua Pasqua – di cose che rendono incompatibile la permanenza di Davide Croce alla presidenza dell’azienda, pertanto esortiamo l’assessore Razza a rimuoverlo. Croce, del resto, stando a quanto ci hanno più volte riferito, in azienda si farebbe vedere poco e niente limitandosi a dirigerla da Miliano, cosa che non è certo il massimo per un’azienda di grande importanza per la sanità siciliana come il 118″.

Problema risolto: il presidente veronese si era già dimesso.

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