Vaccini misti, caos nel Lazio: tutti i dubbi dell'assessore alla sanità - Live Sicilia

Vaccini misti, caos nel Lazio: tutti i dubbi dell’assessore alla sanità

Alessio D'Amato critico sulle ultime scelte del governo sul piano vaccinale
CORONAVIRUS
di
1 min di lettura

MILANO – “L’obbligo è un errore. La via più efficace è quella della persuasione. Non siamo nell’esercito dove bisogna rispettare gli ordini”. Così l’assessore alla Sanità e Integrazione socio sanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, ha parlato del mix vaccinale in un’intervista al Corriere della Sera.

“Meglio dare una doppia dose di Vaxzevria a chi la chiede, dietro la sottoscrizione di uno specifico consenso informato, che negare la seconda dose, azzardo oltretutto pericoloso visto che se la profilassi non viene completata c’è il rischio di
essere infettati dalla variante Delta, la cosiddetta indiana – ha aggiunto -. Un giorno potremmo essere accusati di non aver garantito adeguata protezione a chi, vaccinato a metà, si è preso il virus e ne ha riportato danni. E poi ci sono i diritti dei medici i quali mi chiedono come comportarsi”.

L’assessore regionale alla Sanità ha precisato che “il Lazio non vuole imboccare una strada alternativa. Siamo stati i primi a rispondere ai piani vaccinali. Ogni giorno immunizziamo circa 64 mila cittadini. Non solo siamo stati coerenti con le strategie nazionali, ma il ritmo delle somministrazioni non è rallentato neppure quando altrove gli appuntamenti saltavano per il diffondersi della paura sugli episodi di trombosi. Vogliamo siano dissipati tutti i dubbi”.

Infatti “riceviamo fiumi di lettere da cittadini informati, di livello culturale medio alto, specie insegnanti e docenti universitari tra 50 e 60 anni, che vorrebbero non cambiare vaccino e mantenersi su Vaxzevria in quanto non sono convinti che il mix sia sicuro – ha concluso -. Non si possono trascurare le loro obiezioni, sono circa il 10 per cento dei vaccinandi. La maggior parte dei richiami è stata eseguita utilizzando Pfizer-BioNTech, come prescrive il ministero. Ma questi casi come li risolviamo?”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI