Romagnolo in campo contro il collettore: "Scempio palermitano" - Live Sicilia

Romagnolo in campo contro il collettore: “Scempio palermitano”

La protesta dei cittadini della circoscrizione.

PALERMO- Da anni chiedono la chiusura del collettore fognario all’altezza di via Armando Diaz e che purtroppo rilascia in mare acque torbide.  Il presidente della pro loco Giovanni Colletti aveva denunciato il disagio proprio per mezzo di un precedente articolo. Oggi, proprio su iniziativa di Colletti, i cittadini della borgata marinara Romagnolo, nel cuore della seconda circoscrizione palermitana, si sono riuniti per chiederne ancora una volta di porre fine a questo disagio.  
Il luogo che dovrebbe essere meta balneare di turisti e abitanti, continua ad essere ancora un ricordo del sacco di Palermo, la grande speculazione edilizia degli anni Ottanta.

La battaglia del collettore

Lunga la battaglia di Colletti per la riqualificazione del posto. Tra il 2012 e il 2017, infatti, è stato proprio lui a segnalare, in qualità di consigliere di circoscrizione e presidente della commissione speciale ‘Mari e Coste oltre l’Oreto’, la grave questione al Comune di Palermo. Adesso i cittadini sono tornati alla carica. “Paghiamo lo scotto  – commenta Colletti – di una politica ancora una volta miope alla luce del ventennio degli anni Duemila. Questa fognatura è l’unica di Romagnolo. Altre due ricadono nel quartiere Bandita. Gli abitanti della zona si sentono abbandonati da parte delle istituzioni. Questa è la cartolina di benvenuto della città”. “Abbiamo indetto questa manifestazione – spiega in conclusione Colletti –  anche per chiedere che queste acque che attualmente scaricano in mare vengano convogliate nel depuratore di Acqua dei Corsari al quale si sta lavorando”. “Se il Comune e la Regione non sono in grado di risolvere questa situazione – incalza il vicepresidente della Pro Loco Emanuele Drago –  si crei un commissario nazionale per quest’area. Questa è una delle parti più belle della costa palermitana, ma, purtroppo, non abbiamo la possibilità di comprendere la possibilità di questo territorio, perché siamo abbandonati. Questo è un fallimento palermitano”.

“Riqualificare la costa”

“Non si parla di destra – sottolinea in conclusione Drago – di sinistra o di centro. Anche se sappiamo che il peccato originale è il sacco di Palermo. La riqualificazione di questa costa, andrebbe a decongestionare, tra le altre cose, anche la zona di Mondello. Lo scenario attuale è di una tristezza assoluta”. “Ho scommesso sul territorio – commenta il segretario della Pro Loco Rosaria Profeta – aprendo il primo bed and breakfast di Romagnolo perché credo fortemente nelle potenzialità di questo territorio.  Se si arriva in nave o dall’autostrada, il primo punto visibile di Palermo è proprio questo. I turisti quando arrivano mi chiedono il perché di questo scempio, domanda alla quale spesso non so rispondere tanto facilmente”.  “Io abito dall’altra parte della città – afferma Antonella Di Bartolo, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale “Sperone-Pertini” –  ma, per motivi lavorativi, passo ogni giorno da questa spiaggia ed è triste vederla così abbandonata. E’ altresì brutto e sconfortante vedere persone che si distendono al sole sulla sabbia e non possono fare il bagno a causa di questi problemi che ormai persistono da troppo tempo”.

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