Pd, Meloni: "Se si può votare alle primarie, si potevano fare le elezioni" - Live Sicilia

Pd, Meloni: “Se si può votare alle primarie, si potevano fare le elezioni”

L'affondo della leader di FdI.
TAORMINA
di
2 min di lettura

TAORMINA – Giorgia Meloni ospite di Taobuk. La leader di Fratelli d’Italia in occasione delle kermesse letteraria ha fatto il punto sui temi caldi della politica europea e italiana.

L’Europa

“Purtroppo non mi aspetto cambiamenti in positivo dall’Europa, perché l’attuale visione del futuro è quella di un’Europa sempre federativa sempre più super Stato, mentre noi, conservatori europei, siamo portatori di un modello diametralmente opposto, che è quello confederale”, ha detto Meloni. L’Europa – ha aggiunto – si occupi di quello che gli Stati da soli non posso occuparsi adeguatamente: la politica estera e la difesa. L’esatto contrario di quello che accade oggi. La nostra visione, quella confederale, deve avere chiaro diritto di cittadinanza. Io non accetto che l’ortodossia federalista tratti una visione diversa come una forma di anti europeismo. Era l’idea di De Gaulle e di tanti altri padri fondatori dell’Europa”.

Meloni “provoca” il Pd

La leader di Fratelli d’Italia attacca il Pd. “Delle primarie di ieri non penso alcunché. Certo siamo pronti a confrontarci con qualsiasi candidato, forti delle nostre proposte. Certo fa riflettere che l’unica situazione nella quale in Italia si può votare sono soltanto le primarie del Pd. Se si può votare per le primarie si poteva votare anche per le politiche”. Poi un passaggio sulle infrastrutture. “Il Ponte sullo Stretto è un’infrastruttura che Fdi sostiene da sempre e che crediamo deve fare parte del Pnrr. E’ una delle principali infrastrutture di cui l’Italia, e la Sicilia o il Mezzogiorno, ha bisogno. Noi abbiamo fatto le nostre proposte sul piano infrastrutturale che riguarda anche la cura del ‘ferro’ e lo sviluppo dell’economia del mare. L’Italia è una nazione curiosa: è una penisola, ma si comporta come se fosse la Svizzera. Noi facciamo finta di non averlo il mare, ed è invece la nostra risorsa principale”.

Il Recovery dipende da noi

“L’utilizzo dei fondi del Recovery dipende da noi, dalla capacità che avremo di accompagnare le risorse con delle riforme strutturali importanti e delle quali l’Italia ha bisogno. Penso alla giustizia, alla burocrazia. Ma anche alla velocità, che abbiamo dimostrato di sapere avere come nel caso del ponte di Genova”. Lo ha affermato la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, a margine del suo intervento alla seconda Conferenza di Taormina e Messina ospitata all’interno di Taobuk. “Per quanto riguarda la parte europea del Recovery – ha aggiunto – le cose non sono andate come speravamo. Ci sono molte cose che durante la trattativa sono cambiati: i tempi di erogazione dei fondi, una eccessiva discrezionalità della commissione sulle riforme che vanno fatte, il controllo eccessivo. Noi, per paradosso – ha osservato Giorgia Meloni – rischiamo di fare partire per coprire l’arrivo le risorse una tassazione per le aziende italiane ed europee. E francamente mi sembra una follia”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI