Resti umani nei sacchi: lo scandalo dei Rotoli VIDEO

Resti umani nei sacchi: “Rotoli, segnalazioni alla Procura”

Parla il dottore dell'Asp che segue la vicenda del cimitero VIDEO
PALERMO CAPITALE DELL'ORRORE
di
2 min di lettura

L’Asp di Palermo segue scrupolosamente l’emergenza dei Rotoli con le sue bare accatastate, fin dal principio. Risulta da una serie di ispezioni eseguite dall’anno scorso. Gli operatori dell’azienda sono andati, hanno visto e hanno messo nero su bianco, segnalando una situazione grave che non è frutto degli ultimi giorni. Quei mille feretri senza degna sepoltura sono la somma di un disagio che si è stratificato.

Resti umani nei sacchi

Nell’estate scorsa, per esempio, l’Asp è stata costretta a mandare una segnalazione all’autorità giudiziaria. Erano stati trovati in un deposito-magazzino quaranta sacchi con dei resti umani e ossa ‘non meglio identificati’ di precedenti estumulazioni, forse di un anno prima. E’ soltanto un capitolo del ‘libro degli orrori dei Rotoli’. I tecnici della Sanità pubblica hanno informato la procura, il prefetto e il sindaco sulle numerose criticità riscontrate. Insomma, nessuno può dire che l’argomento non fosse stato reso noto, anche per via formale, alle principali istituzioni.

“Il Comune si attiva, ma…”

Il dottore Bruno Marsala dell’Azienda provinciale sanitaria di Palermo, la cui intervista riproduciamo in un video in fondo all’articolo, è un medico attento, con un altissimo senso della cooperazione istituzionale. Non affonda, ma certo non può fare a meno di raccontare quello che è evidente: la cronaca di uno sfacelo. E dice: “C’è grande attenzione da parte nostra che si è tradotta in attività ispettive, è stato necessario avvisare l’autorità giudiziaria con apposita comunicazione alla Procura per alcune irregolarità, c’è stata la risposta. Il Comune si è attivato per quanto possibile. Il problema è molto complesso e di non semplice risoluzione”.

“Il dolore di un credente”

Passa in rassegna delle idee il dottore Marsala, come si può ascoltare nella video-intervista integrale: “Non posso suggerire niente, si devono trovare delle situazioni alternative, come il ricorso al forno crematorio”. Infine, aggiunge. “Da cristiano e credente per me è un grossissimo dolore”. Lo è, un inestirpabile dolore, per tutti coloro che passano da lì e rimangono travolti dall’odore che viene dalle bare accatastate.

Le bare negli uffici

Come LiveSicilia.it ha documentato le bare sono arrivate ormai negli uffici. I vivi lavorano di fianco ai morti in una condizione di degrado assoluto. Ci si è arrivati non subito, dopo puntate successive di abbandono. Ma nessuno può dire che non sapeva. (continua)

L’INTERVISTA-VIDEO


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI