Mirri: "Non bastano i soldi per vincere. Museo fondato su donazioni" - Live Sicilia

Mirri: “Non bastano i soldi per vincere. Museo fondato su donazioni”

Il presidente del Palermo parla del futuro e non solo

PALERMO – Il Palermo, come noto, ha una quota che è dedicata all’azionariato popolare che è gestita da “Amici Rosanero”, che vengono aggiornati continuamente dal presidente del club Dario Mirri.

Le parti si sono incontrate, in remoto, nei giorni scorsi e piano piano vengono fuori le dichiarazioni rilasciate dal numero uno del club. Gli “Amici Rosanero” hanno chiesto il perché della mancata partecipazione da parte del club all’asta per l’assegnazione dei vecchi cimeli, tra questi anche la Coppa Italia di Serie C chiesta in prestito dal club: “Non abbiamo partecipato perché il museo del Palermo è fondato sulla partecipazione dei tifosi donatori. Se avessimo partecipato qualcuno avrebbe mosso rimostranze per la spesa del lotto, dopo le donazioni giunte dalla tifoseria. Magari qualcuno ci avrebbe criticato perché avremmo potuto spendere questi soldi per comprare dei giocatori. Ci avrebbero detto di aver comprato la Coppa del nonno”.

“Nessuno di noi ha mai visto la Coppa in questi anni. Ora è diventata la cosa più importante e oggetto di polemiche. La vedremo esposta al “Museo internazionale del Coni”. Inoltre, si dice che questa coppa non sia quella originale, bensì una copia. Gli ex rosa si sono lamentati? Perché non la compravano loro? Su questa vicenda ho una convinzione mia, ma non posso dirla. Il cavallo si vede alla fine della corsa”.

Il gruppo dell’azionariato popolare sarà parte integrante per la costruzione del centro sportivo. Proprio per questo nascerà la società Palermo Calcio Real Estate s.r.l., che gestirà il progetto: “Sarà il soggetto proponente del centro sportivo. C’è soltanto una piccola difficoltà interpretativa relativa all’assessorato regionale territorio-ambiente. In caso di esito positivo, bisognerebbe attendere il via libera per la costruzione dell’impianto. Sarà accessibile alla città e il campo comunale si potrà affidare a terzi”.

“Le porte sono aperte ai veri tifosi del Palermo, ma al momento manca qualcuno che si proponga. Pensiamo che il Palermo in Serie A possa valere 150 milioni di euro, ma per raggiungere quel traguardo servono tanti investimenti aziendali. Se c’è qualcuno di “Amici Rosanero” pronto a farsi avanti, valuteremo questa possibilità”.

“Con Di Piazza – ha continuato Mirri – erano state eseguite tre valutazioni diverse: una relativa al marchio, la seconda relativa al patrimonio giocatori e la terza con un valore più alto che si aggirava attorno a 17 milioni di euro. Rappresentiamo una città non ricca. L’investitore americano non ha interesse nel Palermo. I soldi da soli non bastano per vincere”.

“Se dovessi chiedere di gestire la pubblicità in caso di cessione? Falso. L’anno scorso l’ho consegnata ad Infront per evitare conflitti di interesse con Damir. La gente dovrebbe metterci la faccia quando dice falsità”.


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