Ospitalità a breve termine: stare vicino agli anziani, sostenerli e aiutarli - Live Sicilia

Ospitalità a breve termine: stare vicino agli anziani, sostenerli e aiutarli

Il soggiorno temporaneo rappresenta oggi un’importante alternativa per gli anziani e per le loro famiglie. Con l’ospitalità a breve termine presso strutture specializzate, infatti, è possibile sostenere le persone fragili, aiutandole a mantenere la migliore autonomia possibile e garantendo ai familiari e ai caregiver – soprattutto nei mesi estivi – un periodo di sollievo. L’anziano che normalmente viene assistito presso il proprio domicilio può svolgere attività di riabilitazione, ricevere vigilanza sanitaria, recuperare dopo un periodo di ospedalizzazione o prepararsi ad una permanenza più lunga, testando i servizi e l’accoglienza della struttura residenziale.

Il periodo di soggiorno può durare da un minimo di 10 giorni a un massimo di 60 giorni, sulla base di progetti assistenziali individuali. «Stare vicino agli anziani, sostenerli e aiutarli, fa maturare in tutti il gusto della vita. Aiuta a non sprecare la propria esistenza, non sperperare le proprie energie, investendo in umanità e solidarietà – sottolinea il dott. Paolo Bosco, responsabile medico della residenza per anziani l’Albero della Salute, struttura di via Battello a Catania, che offre anche la possibilità di un soggiorno di sollievo – il geriatra è un professionista medico che adotta un approccio multidisciplinare per la cura dei pazienti e il supporto dei familiari. Un lavoro di team, composto da figure quali infermieri, fisioterapisti, assistenti sociali, nutrizionisti, esperti di terapia occupazionale, logopedisti e neurologi. Questo lavoro di équipe permette di valutare i bisogni medici, sociali ed emotivi del paziente, prestando attenzione anche ai problemi contingenti come la perdita di memoria, l’incontinenza, il rischio di cadute e l’eventuale necessità di assistenza per vestirsi e per curare l’igiene personale e l’alimentazione».

Il dott. Bosco poi, affronta un tema delicato e quanto mai attuale, che riguarda tutti i nuclei familiari che decidono di rivolgersi a una struttura che possa garantire alle persone anziane un’assistenza medico-infermieristica professionale e continuativa: «È molto complesso, talvolta, far comprendere ai propri cari che, affidandosi ad una casa di riposo, non ci si vuole sbarazzarsi di loro, ma al contrario prendersene cura – continua il responsabile de “L’Albero della Salute”, struttura socio-assistenziale che offre professionalmente ospitalità, assistenza e servizi alla terza età  – Le case di riposo hanno visto un notevole cambiamento positivo nell’ultimi anni: non sono più dei semplici luoghi destinati alla cura della persona anziana, ma anche dei punti di incontro e divertimento. Nella fase di inserimento all’interno della struttura il ruolo della famiglia è centrale per favorire l’integrazione dell’anziano. Innanzitutto, le visite devono essere più intense e frequenti nella prima fase, per evitare che il paziente vada incontro a un pericoloso stato di abbandono.

Tuttavia, ancora più efficace sarà la partecipazione attiva dei Caregiver familiari alle iniziative promosse dagli operatori o dai parenti degli altri ospiti della struttura. In questo modo, l’evoluzione del ricovero da temporanea a permanente non verrà percepita come una forzatura, ma come il naturale decorso di questa esperienza. In questi giorni è stato reso pubblico il rapporto Istat, elaborato insieme alla commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria per una popolazione anziana, con l’obiettivo di esplorare le condizioni di fragilità e la domanda di assistenza espressa dalle persone con almeno 75 anni. La novità principale dell’indagine sta nell’aver valutato la domanda complessiva considerando non solo parametri clinici e medici, ma anche elementi di tipo sociale come il livello di isolamento, di solitudine e la povertà economica. Il nostro obiettivo è far circolare affetto ed emozioni, trasmettere serenità: guido una squadra altamente qualificata di giovani, impegnati in prima linea per offrire assistenza a 360 gradi».

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