Covid, giovane non vaccinato in rianimazione: "È in ripresa" - Live Sicilia

Covid, giovane non vaccinato in rianimazione: “È in ripresa”

È ricoverato al San Marco. Accertamenti in corso per verificare il contagio da una possibile variante.

CATANIA – Quando arriva un giovane al reparto Covid l’umore in corsia non è certo dei migliori. E così a metà giugno, precisamente il 12 giugno, al San Marco di Catania è stato ricoverato un 26enne risultato positivo al coronavirus che aveva difficoltà respiratorie che necessitavano di apporto di ossigeno. Nella nuova riorganizzazione dell’unità operative, vista la riapertura dei reparti convertiti dopo la notevole riduzione dei ricoveri, è stato deciso di concentrare i pazienti più “delicati” nel reparto di Rianimazione. La cosiddetta ‘subintensiva’ infatti è stata chiusa per riattivare i posti letto no covid. 

Il 26enne che è in sovrappeso e non si è sottoposto al vaccino, in considerazione che l’obesità è un fattore di rischio nel decorso di Covid-19 e delle difficoltà respiratorie, è stato ricoverato in Rianimazione. 

Dal San Marco arrivano notizie positive sul suo stato di salute. “È in lieve ripresa dal punto di vista respiratorio”, dichiara a LiveSicilia il manager del Policlinico Gaetano Sirna. Da qualche giorno, infatti, è stato tolto il casco e anche la maschera. E respira con i naselli ad alti flussi. Anche le infezioni collaterali causati dall’indebolimento del sistema immunitario sono in netto miglioramento. Sulle condizioni del paziente è costantemente informata anche la direzione territoriale dell’Asp.

Sono intanto in corso accertamenti per verificare se il giovane paziente è stato contagiato da una variante Covid. Lunedì prossimo, in mattinata, arriverà il responso dal laboratorio diretto dal professor Scalia.

Al momento all’Ospedale San Marco vi sono solo 27 pazienti positivi ricoverati e solo 2 sono in Rianimazione. La situazione è in netto miglioramento, ma i medici sono preoccupati per l’estate. “Serve senso di responsabilità e soprattutto sottoporsi al vaccino se non vogliamo rivivere l’autunno dello scorso anno”, avvertono.


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