"Prima dose entro l'estate": cioè, siamo in ritardo

Prime dosi, hub vuoti e varianti: siamo in ritardo

La variante Delta si diffonde. Siamo ancora al completamento delle prime dosi. E la Sicilia...

“Il nostro obiettivo concreto è di vaccinare tutti gli italiani che lo vogliono con la prima dose entro la fine dell’estate”. Lo ammette, candidamente, il ministro della Salute, Roberto Speranza. Ammette, cioè (magari senza volerlo), che, rispetto alle varianti, la protezione vaccinale è in ritardo. Siamo, infatti, oggettivamente in ritardo, quali che siano le cause e le responsabilità, anche con una tabella di marcia probabilmente dignitosa, nel fronteggiare il pericolo mutazioni.

Ci vogliono due dosi

Tutti gli esperti sono concordi. La variante Delta può essere pericolosa, ma le due dosi proteggono dagli effetti più gravi. Fino a oggi il professore Abrignani e il professore Bassetti hanno ripetuto il concetto. E’ necessario completare l’immunizzazione con il richiamo per consentire un’estate sicura e un autunno non drammatico. Gli appelli alla responsabilità sono importanti, ma sarebbe meglio correre con le inoculazioni. Una sola dose non è sufficiente, soprattutto mentre inizia un’estate che sarà caratterizzata da viaggi, scambi e incontri.

“Grandissima attenzione”

“Oggi è un giorno bello – dice Speranza – perché tutto il nostro Paese da oggi è in area bianca e possiamo permetterci qualche libertà in più, ma dobbiamo continuare sulla strada della prudenza e della cautela perché la battaglia non è ancora vinta, il virus circola ancora in maniera significativa, siamo molto attenti con le varianti e a quello che sta accadendo in altri paesi in Europa e nel mondo, quindi è giusto continuare con questo percorso di gradualità facendo un passo alla volta ma con grandissima attenzione”. Eppure, la fondazione Gimbe ha lanciato l’allarme sul tracciamento e su altre cose che dovrebbero essere fatte e che non sono ancora state fatte.

Gli hub si svuotano

Gli hub, nel frattempo, cominciano a svuotarsi anche in Sicilia. L’ultimo weekend ha visto pochissime persone – questo risulta dai resoconti che arrivano – a turno per vaccinarsi. Qualcuno commenta, sconsolato: “Erano tutti a mare”. E i vaccini? Diamo un’occhiata al report nazionale. La Sicilia ha somministrato l’88,5 per cento delle dosi consegnate (dato di stamattina). La media nazionale è del 91,3 per cento. Al momento siamo terzultimi.

I rischi dell’estate

Ricapitolando: da un lato si allentano le restrizioni, per una necessaria boccata d’ossigeno. Dall’altro, siamo lontani dall’immunizzazione e in difficoltà su molti fronti. Non c’è nemmeno bisogno, purtroppo, di tirare le conclusioni.


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