Sicilia, nessun morto e vaccini al palo: riecco gli Open Days

Sicilia, nessun morto e vaccini al palo: riecco gli Open Days

Notizie confortanti dal bollettino. Ma non ci stiamo proteggendo abbastanza.

PALERMOLa Sicilia dei contagi in calo e in difficoltà sui vaccini. Soprattutto perché tanti siciliani non si stanno vaccinando. Lo dicono le percentuali, ma lo dice soprattutto l’esperienza diretta. Chi è stato lo scorso weekend negli hub siciliani, non in tutti ma in troppi, ha osservato paesaggi spettrali. E la gente? Era al mare. Forse è passata la percezione del pericolo, però si tratta di un errore colossale. I numeri buoni del bollettino rappresentano un punto di partenza, non di arrivo.

Nessun morto: il bollettino in Sicilia

Non ci sono stati morti nelle ultime 24 ore in Sicilia ed è una bellissima notizia. Si legge sulla pagina Facebook della Regione: “Il dato dei ricoveri oggi per Coronavirus negli ospedali siciliani rispetto a ieri vede un incremento complessivo di 10 unità, così come riporta il bollettino quotidiano del Ministero del Salute. In terapia intensiva sono in cura 24 persone (1 in più rispetto a ieri). Il dato dei guariti è pari a 100 persone. Zero i decessi. I nuovi soggetti positivi rilevati sono 84. I tamponi molecolari processati sono stati 3255. I tamponi rapidi sono stati 9637″.

Gli Open days

Intanto, tornano gli “Open days” in tutti i punti vaccinali delle province siciliane, come recita una nota della Regione. “L’iniziativa, in partenza da giovedì 1 fino a domenica 4 luglio, è rivolta ai soggetti fragili e a quelli di età pari o superiore a 60 anni che in questi quattro giorni potranno ricevere il vaccino Pfizer o Moderna senza prenotazione.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare ulteriormente la popolazione, anche alla luce della diffusione delle varianti”. ‘Sensibilizzare’ e ‘varianti’. Sono le parole chiave del ragionamento corretto dell’assessorato. Solo la doppia dose rende meno efficace la variante Delta.

La Sicilia e i vaccini

Secondo l’ultimo report aggiornato alle 17.07, la Sicilia ha somministrato l’87,9 per cento delle dosi consegnate. Una percentuale lontana dal 90,6 per cento della media nazionale che ci vede quartultimi. Ma le bocche di fuoco vaccinali non mancano. Le scorte ci sono, le strutture pure. Mancano i siciliani negli hub. Anche quelli che domenica sono andati al mare.


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