Incendi in Sicilia: "A Troina situazione apocalittica"

Incendi in Sicilia: “A Troina situazione apocalittica”

La corsa contro il tempo degli uomini della Protezione Civile. Gravi danni, ma situazione sotto controllo.
EMERGENZA ROGHI
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PALERMO- Una domenica di fuoco in Sicilia e una notte di paura. Stasera si affastellano le note, le agenzie e le immagini degli incendi che stanno stringendo l’Isola. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, è intervenuto in prima persona per chiedere provvedimenti. Andiamo con ordine. La situazione più grave è a Troina. Ma si è riusciti, per il momento, a bloccare le fiamme. Il sindaco Fabio Venezia dice: “Una situazione apocalittica”. E pensa ai danni.

Albergo evacuato a Siracusa

I roghi sono scoppiati ovunque. Secondo quanto riferisce l’agenzia Ansa, un violento incendio, per esempio, è divampato nella zona nord di Siracusa, tra contrada Spalla e contrada Targia, e si è sviluppato alle spalle di un parco acquatico, che è stato evacuato dai vigili del fuoco, e di una rivendita di auto e caravan. Evacuato anche un albergo. Chiusa la strada per Melilli. I vigili del fuoco ed il personale della Protezione civile sono stati impegnati a lungo per domare le fiamme. Piccoli incendi anche su alcuni tratti della Siracusa-Gela, tra Noto ed Avola e tra Avola e Cassibile. Il fumo ha invaso la carreggiata e costretto la Polizia stradale ad un intervento.

L’allarme della Protezione Civile

Drammatica è la situazione descritta nella pagina social del dipartimento regionale della Protezione civile: “Sono in corso ben 11 fronti di fuoco nella sola serata di oggi. 34 gli incendi in totale che dalle ore 10.26 di stamane hanno devastato ettari di vegetazione e lambito case e centri abitati. Centinaia di volontari di protezione civile attivati. 4 Canadair e 2 elicotteri in azione coordinati dal Corpo Forestale della Regione e a supporto delle azioni di spegnimento incendi dei Vigili del Fuoco e della stessa Forestale”.

Dove sono gli incendi

“Scordia, Catania, Biancavilla, Militello Val di Catania, Siracusa, Cassibile, 2 a Carlentini, Castellammare del Golfo, Regalbuto, Troina, Agira. – si legge nella nota – Il DG Cocina, ha chiamato i rinforzi e stanno convergendo i moduli pick up Antincendio Boschivo di Catania e Messina; egli stesso si sta recando a Troina dove le fiamme non danno tregua su un’area molto estesa che raggiunge i territori di Agira e Regalbuto. ‘Troppi terreni agricoli abbandonati e incolti anche a ridosso delle case. Se i terreni fossero trattorati almeno per una fascia di rispetto opportuna vicino alle case si abbasserebbe il rischio di incendio. Troppi piromani, incendiari e delinquenti in azione che approfittano delle Alte temperature e contro cui i volontari, i forestali e i vigili del fuoco poco possono fare. Il sistema comunale e regionale di protezione civile ha fatto il possibile, ma è una lotta impari contro delinquenti. Occorre in questi giorni un’azione di polizia e militare da parte dello Stato’. Lo ha affermato poco fa l’ingegnere Salvo Cocina – riporta la nota -, Dirigente Generale della Protezione Civile Siciliana, che segue costantemente l’evolversi della situazione incendi nell’Isola mantenendo informato il Presidente della Regione e coordinandosi con la Protezione civile nazionale. Seguendo i Funzionari che operano nei teatri delle operazioni di spegnimento e le decine di squadre di volontari che si stanno spendendo nella lotta ai roghi in supporto a Vigili del Fuoco e Corpo Forestale”. Ecco il quadro, che descrive cosa sta succedendo in queste ore.

“Dobbiamo fermare il fuoco”

E in più ci sono altre parole dell’ingegnere Cocina, sentito da LiveSicilia.it, che è appunto in viaggio verso Troina: “Sì, il momento è complicato. Dobbiamo fermare il fuoco ed evitare che arrivi al paese. Stiamo andando”. Cocina è uno che, per indole e per ruolo, non perde mai la calma. Dalla voce appare giustamente preoccupato.

L’intervento di Musumeci

“Una riunione urgente della Unità di crisi nazionale della Protezione civile e l’impiego dei soldati dell’Esercito nelle aree rurali. È la richiesta urgente che il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha avanzato a Roma per far fronte alla difficile situazione creatasi nell’Isola in questi giorni, su due diversi fronti: la incessante caduta di cenere vulcanica sui centri etnei e i numerosi incendi, quasi tutti di origine dolosa, sviluppatisi in modo particolare nella Sicilia orientale – si legge in una nota di Palazzo d’Orleans -. Le fiamme, favorite dal vento e dall’alta temperatura, interessano soprattutto le province di Enna, nel Troinese, Siracusa e Ragusa; impegnati tre canadair statali, gli otto elicotteri della Regione e tutti i reparti a terra dei vigili del fuoco, dell’Antincendio regionale e del volontariato di Protezione civile. Domani lunedì, alle 11, al PalaRegione di Catania il presidente Musumeci incontrerà i sindaci del versante etneo per concordare assieme alcune iniziative per attenuare i disagi determinati dalla caduta di cenere, che mette a dura prova la qualità di vita degli abitanti di alcune decine di Comuni e pregiudica parte della produzione agricola. ‘Abbiamo deliberato la richiesta dello stato di calamità – afferma Musumeci – ma temo che a Roma non abbiano ancora compreso la gravità della situazione. Quanti agli incendi, abbiamo impegnato tutti i nostri uomini e mezzi. Ma da soli, di fronte alla tracotanza dei piromani, possiamo fare ben poco. Ci vorrebbe la galera a vita per questi delinquenti'”.

“Preoccupati per Troina”

Successivamente, intorno alle undici di sera, un nuovo intervento del governatore: “Roma ha risposto, accogliendo la mia richiesta. Domani (lunedì 5 luglio) alle 9.30 si riunirà l’Unità di crisi nazionale della Protezione civile, presieduta da Fabrizio Curcio. Vi parteciperemo in video, da remoto. Affronteremo le due emergenze del momento: cenere vulcanica e incendi”. Così il presidente Musumeci, che sottolinea di essere “preoccupato per l’evolversi della situazione nei pressi di Troina, nell’Ennese”. “Stanno arrivando sul posto – aggiunge il governatore – il capo della nostra Protezione civile Salvo Cocina e quello dell’Antincendio Giovanni Salerno, ambedue dirigenti generali della Regione Siciliana. Sono in costante contatto con loro. Le fiamme potrebbero superare il vallone e lambire l’abitato ed il buio della notte non aiuta. Anche la prefettura ed i pompieri sono in allerta. Speriamo bene”. 

“Bloccate le fiamme”

Poi parla il sindaco di Troina, Fabio Venezia: “La situazione è apocalittica. Ettari bruciati, aziende in rovina. Siamo riusciti a bloccare le fiamme di un primo incendio, prima che arrivasse al centro abitato. Stiamo facendo i conti con altri due roghi”. La voce del sindaco è stanca. Una voce umana fragile e coraggiosa, nella notte degli incendi e della paura. Intorno a mezzanotte, l’ingegnere Cocina, che, intanto, è arrivato lì con i suoi uomini, dice quello che speravamo dicesse: “Le fiamme sono sotto controllo”.


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