Aule roventi e condizionatori guasti: i penalisti si fermano per tre giorni - Live Sicilia

Aule roventi e condizionatori guasti: i penalisti si fermano per tre giorni

"Vogliamo esercitare la nostra funzione con dignità", dicono. Astensione dalle udienze il 19, 20 e 21 luglio.
TRIBUNALE DI CATANIA
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CATANIA – I penalisti non ci stanno. Le varie criticità che stanno emergendo – su diversi fronti – non avrebbero lasciato altra strada: la protesta. Il 19, 20, 21 luglio 2021 ci sarà astensione dalle udienze. Restano assicurati i processi con detenuti. In un documento del direttivo della Camera Penale “Serafino Famà” – firmato dal presidente Turi Liotta – sono evidenziati i vari punti che hanno portato alla decisione. Tra i vari nodi il “mancato protocollo sul gratuito patrocinio” che provoca “notevoli disparità di trattamento”. A questo si aggiungono le condizioni strutturali che rendono impossibile operare soprattutto nei mesi estivi: non funzionano i condizionatori nel Tribunale di via Crispi e anche in alcune aule di piazza Verga. “Tali condizioni” non permettono di “garantire il corretto esercizio della comune funzione Giurisdizionale alla quale difensori, magistrati e personale di cancelleria sono chiamati a dare il loro contributo”. 

Per “ovviare” a queste carenze il Presidente del Tribunale ha emesso una direttiva con la quale “autorizza” i giudici a disporre su richiesta delle parti il rinvio della trattazione delle udienze penali. Ma “ferma la piena autonomia di ogni singolo magistrato” l’avvenuta adozione di decisione di rigetto delle stesse da parte di alcuni Giudici sembra “aprire la strada a interpretazioni contrastanti pesino sulla sussistenza o meno di condizioni climatiche per le celebrazioni delle udienze”. I penalisti ritengono “indispensabile” evidenziare “le condizioni” in cui uomini e donne “sono costretti a svolgere importanti funzioni”. Come quello della giustizia. 

La Camera Penale auspica che si possa organizzare un tavolo di confronto sui due tempi “caldi”: gratuito patrocinio ed edilizia giudiziaria. La misura è colma. “I gravi problemi strutturali impediscono l’esercizio della Giurisdizione della nostra città con la dignità che compete a questo alto esercizio”, denunciano.


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