Segesta Festival: "Riprendiamo la fila di un discorso sull’umanità" - Live Sicilia

Segesta Festival: “Riprendiamo la fila di un discorso sull’umanità”

“I più grandi dolori sono quelli di cui noi stessi siamo la causa”. Lo diceva Sofocle, secoli fa, con il suo Edipo Re, ed è quello che vuole farci capire oggi Lina Prosa allo Scena Segesta Festival, che si terrà nella sua seconda edizione dal 10 al 18 luglio.
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Prosa non poteva non riflettere, in tempi come questi, sulla peste ai tempi di Edipo, che diventa il nostro coronavirus, e come Sofocle vuole farci capire che il vero virus, il vero male, vive dentro di noi, e che spesso siamo noi i primi colpevoli di questo stesso male. Si tratta di una scelta strategica, in senso poetico: quale esperienza più adatta del presente così “contagiato” per riattraversare il teatro nelle sue radici?

La regista, rileggendo questo mito, vuole portare il pubblico a riflettere sulle pandemie contemporanee. Il Covid sarà anche la tragedia più discussa, ma di sicuro non è l’unica. Non bisogna infatti dimenticare l’inquinamento, lo scioglimento dei ghiacciai, e il deposito dei rifiuti radioattivi (a cui il teatro di Segesta, e non solo, dice un fermo NO).

“Riprendiamo la fila di un discorso sull’umanità cominciato l’estate scorsa, attraverso una visione a 360 gradi del teatro – dice Lina Prosa – Un ritorno necessario, grazie alla volontà del commissario straordinario del Comune di Calatafimi Segesta, alla regione siciliana e alla disponibilità del Parco archeologico di Segesta. Tornano così in primo piano le profonde vocazioni del territorio segestano trasformate in risorse tali da cooperare a pieno titolo con l’incerto panorama internazionale di ripartenza sociale e teatrale”.

Mario Fregale, il commissario straordinario di Calatafimi, commenta: “Il Festival è un evento di grande prestigio, e ha avuto una rilevanza internazionale per i contenuti e per la splendida cornice in cui si svolge. Ed è proprio in questo contesto che vogliamo trasmettere un messaggio importante: ogni forma d’arte, contribuisce a migliorare l’umanità.”

Tornano nel programma i “Sopralluoghi drammaturgici”, sperimentati già nella scorsa edizione, mentre come novità assoluta debutta la trilogia scenica di “Enigma. Io, la tua sfinge”, “Edipo Re – inventario uno e due” e “Giocasta Flash”.

L’ingresso è libero, con prenotazione obbligatoria al numero 379 1242605, o via mail all’indirizzo prenota.scenasegesta@gmail.com

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