"Temo tanti ricoveri, chi non vuole la Sicilia gialla si vaccini"

“Temo tanti ricoveri, chi non vuole la Sicilia gialla si vaccini”

I contagi, le varianti, le feste e l'estate. Abbiamo chiesto all'infettivologo che cosa potrebbe aspettarci.
INTERVISTA AL PROFESSORE CASCIO
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2 min di lettura

PALERMO- “Credo che sia verosimile un aumento di contagi e anche di ricoveri. Anche in Sicilia dobbiamo stare attenti, o rischiamo di avere un autunno difficile”. Il professore Antonio Cascio, infettivologo, è, come sempre, uno che ama parlare chiaro. Gli ultimi assembramenti, anche sportivi, e il minaccioso vagare della variante Delta non lo convincono riguardo alla sicurezza. Lo convince invece il Green pass per entrare nei ristoranti, come del resto aveva già detto a LiveSicilia.it: “Io sono favorevole agli obblighi indiretti. Non sei vaccinato? Non vai al ristorante senza il tampone. C’è la libertà individuale, ma c’è in gioco il bene supremo della salute pubblica. Stiamo attenti, altrimenti a settembre avremo una ripresa di ricoveri e decessi”.

“Sicilia in zona gialla”

La Sicilia sembra che, per il momento, abbia scongiurato la zona gialla. “Non mi piace il sistema dei colori – dice il professore Cascio – ma chi non vuole la zona gialla o la zona arancione, si vaccini. Non c’è altro modo. Il vaccino ci protegge comunque. Come ho avuto modo affermare più volte: i non vaccinati possono ammalarsi gravemente, creando danno a loro stessi e non solo. Una persona con due dosi ha meno possibilità di contagiare”.

“Aspettiamoci più ricoveri”

“Credo che, tra assembramenti, varianti, feste, viaggi ed estate, sia verosimile un aumento dei contagi che si tradurrà in ospedalizzazioni, ricoveri e decessi – dice il professore -. I giovani avranno forme asintomatiche, ma una parte di loro svilupperà il Covid grave. Il virus circolerà e sarà drammatico per i più grandi, specialmente fragili o anziani, non vaccinati. Penso che dobbiamo essere preoccupati, pure in Sicilia. Rischiamo di avere tanti casi a settembre, con tante persone che finiranno in ospedale”.

“Sul Green pass”

Conclude il professore Cascio: “Sull’uso del Green pass per regolare la vita sociale sono favorevole, e anche questo l’ho ripetuto più volte, per esempio, per andare nei ristoranti, come ha specificato il generale Figliuolo. E mi va benissimo che, sempre col Green pass, aprano le discoteche. Con maggiore responsabilità, possiamo riprenderci fette consistenti di vita normale. Dipende da noi”.


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