Mazzaglia e gli affari di droga, Castorina: "Interrogatemi" - Live Sicilia

Mazzaglia e gli affari di droga, Castorina: “Interrogatemi”

Il processo d'appello Overtrade si apre con l'annuncio del neo pentito.

CATANIA – Salvatore Mazzaglia, boss di primo piano di Cosa nostra, aveva creato una rete di traffico di droga. Le sue conoscenze mafiose, forti della sua caratura criminale di “affiliato” al clan Santapaola-Ercolano e della sua “parentela” acquisita (è il cognato) dell’ergastolo Pietro Puglisi (uno dei più fidati collaboratori del defunto Giuseppe Pulvirenti, ‘u malpassotu), gli hanno permesso di poter organizzare affari illeciti di un certo peso specifico. Sia dal punto di vista criminale ed economico. 

Si è aperto, oggi, davanti alla prima sezione della Corte d’Appello di Catania il processo di secondo grado scaturito dall’inchiesta Overtrade dei carabinieri, che dal 2016 hanno focalizzato le indagini attorno alla figura del boss etneo. La sua base operativa si muove tra Mascalucia e Nicolosi. La Corte ha fatto la relazione introduttiva in merito alla sentenza e ai vari ricorsi della difesa. 

Il processo, stralcio abbreviato, si è concluso con una serie di condanne da parte del gup. Tra gli imputati il genero di Mazzagia, Mirco Pompeo Casesa e alcuni nipoti di boss storici della famiglia di Cosa nostra catanese. 

Nel corso dell’udienza ha preso la parola il difensore di Salvatore Castorina da pochi mesi diventato collaboratore di giustizia e imputato anche nel processo Camaleonte sul clan Cappello-Bonaccorsi. Il neo pentito ha annunciato l’intenzione di essere interrogato. I pg Angelo Busacca e Iole Boscarino hanno chiesto invece di esaminare Silvio Corra, genere di Angelo Santapaola ammazzato nel 2007 e reggente – per sua ammissione – del gruppo dei Nizza della famiglia catanese di Cosa nostra. Su questa richiesta i difensori si sono opposti. La Corte, sulla richiesta dei sostituti procuratori generali, scioglierà la riserva nella prossima udienza. Si torna in aula il 29 settembre. 

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