Tracciamento, allerta contagi: "Emergono nuovi positivi" - Live Sicilia

Tracciamento, allerta contagi: “Emergono nuovi positivi”

Al solo hub di Catania 1200 test eseguiti al giorno. Lo screening resta una delle armi per poter isolare il virus e contenere il contagio.
LA PAURA DELLA VARIANTE
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CATANIA – La macchina del tracciamento a Catania non si è mai fermata. Con la diffusione della variante Delta, purtroppo, lo screening è tornato cruciale per poter individuare e circoscrivere il contagio. Quella di Catania – con l’orgoglio dell’ufficio dell’emergenza covid – è la provincia dove si processano più tamponi al giorno. Solamente nell’hub vaccinale di San Giuseppe La Rena c’è una media di 1200 test eseguiti quotidianamente. E sono operativi anche gli hub di Misterbianco, Sant’Agata Li Battiati (riaperto dopo l’installazione dei climatizzatori) ed Acireale. Qui è anche attivo il drive in permanente, come a Catania. Da ieri, inoltre, è stata riattivato quello all’aeroporto Fontanarossa. Al Terminal B sono state allestite dieci postazioni per l’esecuzione dei test rapidi e ci sono circa 20 i medici a disposizione degli utenti. Secondo le ordinanze regionali N. 71 e N. 75, i passeggeri provenienti da Spagna, Portogallo, Malta, nonché da alcuni Paesi individuati dal Ministero dovranno obbligatoriamente sottoporsi a tampone. In pochi minuti riceveranno l’esito e se questo risultasse positivo dovranno porsi in isolamento. E quindi saranno accompagnati in un Covid hotel o al proprio domicilio.

“Più tamponi si processano, più positivi si trovano”, ripetono questo dall’ufficio tracciamento di Catania. In questi ultimi giorni i positivi individuati sono in aumento. Dai 3-5 di qualche settimana fa siamo passati ai 25 – 30 di questi giorni rilevati all’hub di San Giuseppe La Rena. Solo per avere un esempio. La percentuale rispetto ai tamponi processati rimane bassa, ma la situazione è in continua evoluzione. Quella che stiamo affrontando, nonostante la campagna vaccinazione iniziata da ormai sei mesi, sembra più complicata di quella dell’anno scorso. Non dimentichiamo che i contagi sono sei volte superiori a quelli dello stesso periodo nel 2020. 


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