Decentramento, riparte la sfida: "Piccole somme ma subito"

Decentramento, riparte la sfida: “Piccole somme ma subito”

Sebastiano Anastasi, da tempo impegnato in questa battaglia politica, illustra le novità del Regolamento.
IL REGOLAMENTO
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CATANIA – Una battaglia che va avanti da anni. Decenni. Una lotta politica che Sebastiano Anastasi, consigliere comunale e capogruppo di Grande Catania, porta avanti da tempo, sin da quando era rappresentante della quarta municipalità (oggi Municipio). Il decentramento, quello effettivo, torna a far discutere il senato cittadino e l’amministrazione comunale. Stavolta, a quanto pare, con profitto.

Il potere decentrato

Le competenze senza soldi di rappresentanti delle istituzioni che, difficilmente possono operare attivamente. Sulle Municipalità si discute da tempo: soprattutto sulla mancanza di fondi assegnati e delle famose “deleghe” che potrebbero non solo rendere più efficace l’azione dei consigli di quartiere ma anche avvicinare le istituzioni alle problematiche dei cittadini. Che vedono nei consiglieri di circoscrizione il tramite per dialogare con l’amministrazione. Ma, senza fondi, resta tutto sulla carta. Fino al nuovo Regolamento che potrebbe davvero rappresentare la svolta.

La sfida

“È una sfida ambiziosa” – afferma Anastasi. “Tramutare le esigenze di un territorio in azione amministrativa che sia efficace, non è facile. Tante volte, infatti, si lamenta la lontananza del Palazzo alle problematiche della città senza considerare tutti i passaggi che la burocrazia impone”. La difficoltà del decentramento è proprio questa. “Si parla di competenze, c’è la legge regionale del 2008 vuole che i Comuni assegnino alle circoscrizioni per evitare il commissariamento – continua – e adesso, in questo così difficile, con la pandemia, con la città in dissesto, si può e si deve fare qualcosa”.

Il percorso

Un percorso portato avanti con l’amministrazione per la modifica del Regolamento, utile anche al futuro. “In questi mesi abbiamo audito in commissione tante persone, assessori e dirigenti, fino a incontrare i presidenti delle commissioni Affari generali di ogni Municipio e i vari presidenti – spiega Anastasi – che ci hanno chiesto di avviarlo sto decentramento. Pur con poche somme, ma di avviarlo. Il quadro di dialogo istituzionale era ottimo: per cui ho pensato di immaginare un “diagramma a torta” per le voci di bilancio, di cui una fetta sia destinata alle Municipalità”. A quel punto, saranno i consigli circoscrizionali a stabilire come impiegare quei fondi che restano a gestione delle Direzioni. Che però dovranno eseguire le priorità indicate dai Municipi”.

Il punto di partenza

Un punto di partenza, sottolinea Anastasi, un modo anche per responsabilizzare politicamente i consiglieri di circoscrizioni, adesso di fatto dei “suggeritori” per l’amministrazione che può o meno eseguire quanto segnalato o proposto. Il 22 luglio le somme da destinare ai quartieri saranno discusse a una seduta di Commissione. “Vedremo di trovare la quadra – conclude – ma almeno e finalmente aggiungo, il decentramento parte”.


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