Promozioni all'Amat, ci sono 9 sindacalisti: e scoppia la polemica - Live Sicilia

Promozioni all’Amat, ci sono 9 sindacalisti: e scoppia la polemica

L'azienda trasporti vara il passaggio di 23 dipendenti a un livello superiore. La Lega e il M5s attaccano, il presidente: "Un passaggio obbligatorio"

Tra i dipendenti promossi all’Amat, azienda che si occupa del trasporto pubblico urbano a Palermo, ci sono 9 sindacalisti di quasi tutte le sigle, anche di quelle ancora non riconosciute, e 23 autisti che passeranno al livello superiore, a controllori sul personale alla guida. Una scelta che ha scatenato le reazioni dei consiglieri di opposizione alla luce del fatto che in azienda mancano gli autisti e si stanno facendo concorsi per assunzioni a tempo determinato.

“Il fatto che l’Amat porti avanti una selezione interna per attuare promozioni è, nell’attuale fase, quanto meno singolare considerata la situazione in cui versa la partecipata del Comune di Palermo: ovvero quella di un’azienda senza bilancio, che non ha ancora un proprio piano industriale e che, ancora dopo 15 anni, non ha convertito gli ausiliari del traffico da part time a full time, con buona pace dei mancati ricavi”. È il commento a caldo di Concetta Amella, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle alla luce del bando di concorso per avanzamenti di carriera indetto stamane dal Cda dell’Amat.

“Una situazione paradossale e offensiva non solo nei confronti di chi vi lavora precariamente ma anche verso i suoi stessi dipendenti – continua Amella – Lo conferma il comportamento dell’azienda in merito all’anticipazione del 70% del Tfr (Trattamento di fine rapporto): l’Amat continua a non pagare tali somme che spettano per legge ai lavoratori. A questo si aggiunge la situazione del pagamento degli stipendi, che da tempo viene effettuato con lo strumento dell’anticipo su fatture con enormi ricadute sul conto economico dell’ Amat. Si tratta di inadempienze macroscopiche per le quali la partecipata deve fornire al più presto spiegazioni in terza commissione e che alimentano seri dubbi sul reale senso di queste promozioni annunciate. È già iniziata la campagna elettorale”?

“Mentre l’Amat è sull’orlo del fallimento – dice Giulia Argiroffi consigliere comunale – Piovono promozioni che sanno di campagna elettorale. Ho presentato un’interrogazione per conoscere i modi in cui sono state fatte queste promozioni”. Sabrina Figuccia, consigliere comunale della Lega, parla di “mercato delle vacche grasse” e sottolinea “l’Amat non ha certo bisogno di generali con le mostrine sindacali che pare facciano titolo, visto che tra i ‘promossi’ ci sono quasi tutti i segretari e i luogotenenti dei sindacati interni all’azienda. Finalmente vengono alla luce i potentati che fino ad oggi hanno continuato, e purtroppo continuano, a governare male i processi aziendali, a giudicare dai risultati”.

LA REPLICA – “E’ un errore definirle promozioni. Si tratta di funzioni obbligatorie che devono esserci in azienda per ragioni di sicurezza motivate dalla direzione competente”. Così il presidente dell’Amat, Michele Cimino, risponde alle polemiche scaturite dalla notizia delle ultime decisioni prese dell’azienda. “Forse non sanno i consiglieri comunali che abbiamo preso i ‘somministrati’ e per questo motivo abbiamo dovuto provvedere a questi obblighi di legge – spiega Cimino – Se succede qualcosa, il responsabile è il datore di lavoro e non il consigliere comunale”.

Intanto, è arrivata la notizia che è stato prorogato per il mese di agosto l’appalto di pulizie all’interno di Amat. “Rappresenta una buona notizia – dice Barbara Evola, capogruppo di Sinistra Comune in consiglio – La delicatezza della questione, infatti, necessita di ulteriore tempo perché l’amministrazione e la sua azienda esplorino ogni possibile percorso che salvaguardi il servizio e i lavoratori oggi in bilico”.


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