Assoviaggi: "Green pass? Il danno è fatto. Si è scatenato il caos" - Live Sicilia

Assoviaggi: “Green pass? Il danno è fatto. Si è scatenato il caos”

"Chiediamo l'immediato sblocco del decreto ministeriale relativo al periodo agosto - dicembre del 2020"

Dal 6 agosto il green pass sarà obbligatorio per tutti i cittadini di età superiore ai 12 anni. Il decreto stabilisce che in zona bianca è valido il green pass ottenuto dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino e ha una validità di 9 mesi. Nelle zone gialla, arancione e rossa il green pass ottenuto dopo la prima dose è valido per accedere a tutti “i servizi e le attività consentiti e alle condizioni previste per le singole zone”.

Questo, però, sta creando un po’ di confusione in tutti i settori, compreso i viaggi. “Il danno è fatto. La confusione informativa di questi ultimi giorni sul Green pass ha scatenato il caos, creando una profonda incertezza ed allarmismo ingiustificato tra i viaggiatori che ha determinato un crollo delle prenotazioni e numerose cancellazioni, affossando ancora una volta il turismo organizzato, che era timidamente ripartito appena a giugno”. Così Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi, l’associazione che riunisce le agenzie di viaggio e le imprese del turismo organizzato Confesercenti.

“Il nostro è un drammatico grido di allarme – prosegue Rebecchi – di fatto il nostro settore è stato fermo per diciotto mesi, questa ulteriore e pesantissima battuta di arresto getta nello sconforto più profondo agenzie di viaggi e tour operator, un settore che conta oltre 86.000 addetti e che rischia, senza un sostegno adeguato, di scomparire”.

“Per questo – sottolinea il presidente – chiediamo con forza al Governo e al ministro del Turismo Garavaglia di agire tempestivamente a favore di queste imprese ormai al collasso e ribadiamo, come ha detto lo stesso premier Draghi, che i ristori ed i sostegni previsti per le discoteche siano rivolti anche al settore del turismo organizzato. In particolare, chiediamo l’immediato ‘sblocco’ del decreto ministeriale relativo al periodo agosto – dicembre del 2020, che è stato pubblicato già da due mesi mentre le imprese sono ancora in attesa dei ristori, perché il provvedimento di applicazione non è mai arrivato. Inoltre, occorre l’immediato rifinanziamento dello stesso fondo per tutto il 2021, oltre alla necessaria estensione degli ammortizzatori sociali ed alla proroga del credito d’imposta – oggi previsto fino al 31 luglio – almeno fino ad aprile 2022”. “I prossimi mesi rischiano di mettere definitivamente in ginocchio le nostre imprese – conclude Rebecchi – la possibilità di chiudere i battenti per sempre è sempre più vicina: non c’è davvero più tempo da perdere, servono interventi immediati per salvare il turismo organizzato sia incoming che outgoing”.


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