In Sicilia parte il confronto sulla riforma della pubblica amministrazione

In Sicilia parte il confronto sulla riforma della pubblica amministrazione

Cgil, CIsl e Uil incontrano Armao e Zambuto

PALERMO – Al via il tavolo permanente Regione-sindacati per la riforma della pubblica amministrazione siciliana. È stato deciso nel corso dell’incontro tra Cgil, Cisl e Uil, con gli assessori regionali all’Economia, Gaetano Armao, e alla Funzione pubblica, Marco Zambuto. Il primo appuntamento è stato fissato già per il 30 luglio. “Abbiamo sollecitato un calendario certo perché si tratta di un obiettivo non più procrastinabile ora che la spesa del Pnrr è dietro l’angolo. Nessuna missione del piano, infatti, potrà dispiegare i suoi effetti in Sicilia se la burocrazia non sarà all’altezza dei compiti che dovrà svolgere. Per superare l’enorme divario che separa la Sicilia dal resto d’Italia serve un’azione coordinata, condivisa e di sistema, che coinvolga non solo governo e parti sociali della regione, ma anche il governo nazionale”, dicono i sindacati.

“È necessario verificare subito le risorse realmente a disposizione, al netto anche delle manovre correttive attualmente in corso – proseguono – e predisporre un piano particolareggiato e cadenzato che permetta di valorizzare ruoli e competenze del personale regionale e raggiungere i traguardi più importanti in tempi ragionevoli, cominciando dalla completa digitalizzazione dell’apparato regionale, dallo sblocco del turn over, fino ad arrivare, nel lungo periodo, un nuovo assetto dell’amministrazione che consenta di interfacciarsi al meglio con lo Stato”. Regione e sindacati hanno concordato anche l’Istituzione di un tavolo permanente sulla questione enti locali e, in particolare, sulla questione ex Province ed enti in dissesto. “La situazione economico-finanziaria della Regione rischia di avere conseguenze sulla già precaria situazione di Comuni ed ex Province. Per questo – concludono le organizzazioni sindacali – abbiamo chiesto di essere costantemente informate e di tenere aperto il confronto per tutelare i lavoratori del settore e il diritto dei cittadini a usufruire dei servizi essenziali”.


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