Mirri: "Tutto su Serie B, futuro del Palermo e centro sportivo" - Live Sicilia

Mirri: “Tutto su Serie B, futuro del Palermo e centro sportivo”

Parola a Dario Mirri, presidente del Palermo
CALCIO - SERIE C
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Il Palermo continua la sua preparazione estiva nel ritiro di San Gregorio Magno, in provincia di Salerno. Dario Mirri, presidente del club rosanero, ha raggiunto la squadra in Campania pochi giorni fa per seguire gli allenamenti dei calciatori allenati da Giacomo Filippi. In data odierna, il presidente dei siciliani è intervenuto ai microfoni di “Mediagol.it” ai quali ha rilasciato una lunga intervista per analizzare la situazione in casa Palermo fino a questo momento.

“La critica che mi farei da tifoso è la mancanza di vittoria nella scorsa stagione. E’ chiaro che il tifoso vuole sempre vincere. Trionfare è l’ambizione giusta di tutti i tifosi che amano il Palermo. Ricordo a me stesso che l’anno scorso eravamo una matricola e non è stato semplice. Lo stesso Bari di De Laurentiis non è stato promosso subito, idem la Salernitana di Lotito. Stiamo parlando di soggetti con competenza. Lasciamo perdere i soldi che non sono lo strumento per vincere perché altrimenti il Bari avrebbe già vinto o la Salernitana non ci avrebbe impiegato dieci anni per andare in Serie A. Bisogna avere la consapevolezza che dobbiamo costruire giorno per giorno con fatica, lavoro e competenza. Bisogna aggiustare gli errori commessi e tante piccole cose sono migliorabili rispetto allo scorso anno in cui eravamo una matricola. Non guardo a quello che ho fatto ma a quello che sto facendo e a quello che faremo tutti insieme. Nessuno ha ancora evidenziato lo sforzo economico che abbiamo fatto. Abbiamo progettato la nostra casa dove la squadra vivrà quotidianamente. Sono cose che possono migliorare anche i risultati sportivi. E’ un investimento importante: abbiamo preferito fare la club house rispetto a comprare un giocatore in più perché crediamo fortemente nella vittoria della squadra e non in quella del singolo. L’Italia ce l’ha appena insegnato. Abbiamo vinto gli Europei perché siamo stati la squadra migliore di tutti nonostante non avevamo dei fenomeni in rosa. La club house darà il suo contributo in tal senso e allora la differenza tra Cianci e Lanini sarà relativa”.

Addii e nuovi arrivi

Mirri ha voluto dire la sua anche sul trasferimento di Lorenzo Lucca al Pisa: “Sulla cessione di Lucca on sono soddisfatto. Va di certo dato merito a chi l’ha scoperto un anno e mezzo fa. Il ‘signor nessuno’ Lorenzo Lucca oggi secondo me è il futuro centravanti della Nazionale. Non sono soddisfatto perché non c’è un valore per lui. Anche se ci avessero dato cinque milioni, ovvero il doppio di quanto ci hanno dato, non sarei stato comunque soddisfatto. Da tifoso faccio fatica a perdere Lorenzo Lucca. Qualche mese fa – prosegue Mirri – prima che Lucca iniziasse a fare gol, alcuni tifosi dicevano che era necessario comprare un attaccante. Quest’oggi gli stessi si lamentano per la cessione di Lucca. Ci vuole coerenza e schiena dritta propria dei tifosi. Se si tifa Palermo si deve tifare Lorenzo Lucca sin dall’inizio e non solo quando fa gol. Non sono soddisfatto da tifoso e da presidente, ma poi è necessario rassegnarsi alle volontà degli altri e non si può sempre forzare troppo la giocata. E in questo senso Lorenzo aveva l’ambizione legittima e meritata: sono convinto che si tratta di un giocatore fenomenale. Non si può andare contro la volontà delle persone e Lucca si sentiva legittimamente sprecato per la Serie C. Se Lorenzo l’anno scorso non si infortunava io credo che almeno un gol lui ad Avellino avrebbe potuto farlo”.

Un commento del presidente dei rosanero va anche al nuovo membro del CdA Antonello Perricone: “Antonello Perricone ci ha resi orgogliosi di essere palermitani avendo avuto un enorme successo nel management, nell’imprenditoria e nella comunicazione. Lui ha una fortissima competenza e spiccata vocazione legata al mondo dei media. Il calcio è un po’ un veicolo mediatico e quindi un mondo chegli è proprio, anche lui è legatissimo a Palermo per motivi familiari e quindi avere il suo contributo di competenze ci sosterrà senza dubbio. Insieme a Lazard ci aiuterà nella ricerca di nuovi soci nei limiti di tempo che potrà dedicare al Palermo, lui ha un entusiasmo quasi infantile perchè anche lui è travolto dalla passione. Lazard sta continuando a lavorare e ci sono soggetti che hanno manifestato interesse, ma ci sussistono delle difficoltà oggettive, anche perchè il momento non è il migliore per iniziare un investimento. Uno dei problemi per chi vuole investire dei capitali è entrare a far parte oggi nel mondo del calcio. Sono un meridionalista convinto, ma gli investimenti recenti nel mondo del calcio non hanno riguardato mai una squadra del sud. Tutte le squadre del nostro panorama stanno avendo delle difficoltà, poi magari a La Spezia o a Modena trovano gli investitori. Noi comunque non ci abbattiamo e andiamo avanti con coraggio”.

Centro Sportivo

Novità anche in merito al centro sportivo che ospiterà l’intera società rosanero: “Il futuro del Palermo è il centro sportivo, noi il prossimo 2 agosto ci ritroveremo a tornare a Palermo senza un campo su cui poterci allenare. Anche a Carini al momento ci sono dei problemi dovuti all’agibilità, hanno chiuso il campo per poi riaprirlo e adesso ci sono anche problemi di firma delle varie documentazioni. A Palermo siamo in una situazione generale di impiantistica disarmante soprattutto se guardiamo cosa fanno a San Gregorio Magno. A Palermo siamo la quinta città d’Italia e non abbiamo un campo di calcio. Se solo la società privata che a Palermo ci ha fatto vivere gli anni più belli della nostra storia avesse realizzato un campo di calcio. oggi noi saremmo potuti tornare in questo luogo. Noi ci alleneremo allo stadio, faccio fatica a pensare che una società professionistica non abbia un posto dove allenarsi. È una scelta condivisa con mister Filippi e subita dal manutentore. Il campo non sarà perfetto nel corso soprattutto della stagione invernale, ma credo che sia un prezzo da pagare per avere una casa che meglio dello stadio difficilmente si può avere. Torneremo allo stadio nei limiti perché adesso c’è la risemina, ci alleneremo lì con le dovute cautele e precauzioni e poi aspetteremo con grande ansia il centro sportivo. Su questo lavoriamo tutti giorni, questa è la battaglia che mi sono imposto io e credo che ci riusciremo anche a breve. Posso confermare che lo scorso 15 luglio il CONI ha rilasciato il cosiddetto permesso propedeutico alle autorizzazioni del Comune di Torretta che ha già convocato la conferenza si servizi. C’è un ufficio tecnico che lavora notte e giorno al centro sportivo quindi c’è una condivisione fortissima con il Comune di Torretta, sono molto contento che abbiamo ottenuto questa approvazione e stiamo lavorando molto velocemente. Il Comune sta anche continuando i lavori sul campo comunale e credo che lo potremo avere a disposizione nel giro di qualche mese e il nostro centro sportivo nei mesi a seguire”.

Il futuro del Palermo

Commento finale sul futuro del club rosanero: “Non è cambiato nulla dall’impegno assunto due anni fa, abbiamo presentato un piano triennale che stiamo portando avanti nonostante la pandemia mondiale che ci ha fermati. Il progetto non cambia con noi che abbiamo l’ultima stagione in termini di impegno e di responsabilità, cosa succederà un giorno dopo ci stiamo lavorando e vedremo cosa succederà. Noi vogliamo dare una vita ulteriore al Palermo altrimenti non parleremmo di centro sportivo, sono convinto che tutto ciò che stiamo costruendo sarà il valore che gli investitori si aspetteranno. Non appena ci chiederanno qual è l’asset della squadra la risposta al momento sarà un pò debole, se avessimo centro sportivo e stadio di proprietà gli investitori avrebbero probabilmente più interessi. Avete creduto alla B nella scorsa stagione? Ci h creduto come tutti i tifosi e la delusione è stata enorme, la squadra ha dato tutto fino all’ultimo. Abbiamo giocato i playoff senza giocatori di un certo livello quali Lucca, Rauti, Odjer, Almici, Palazzi e Somma. Ieri parlavo con Ciccio De Rose con il quale provavamo a fare il conto dei giocatori disponibili in quegli spareggi, ammetto che facevamo fatica. I giocatori hanno dato tutto come noi, delusione enorme come tutti i nostri tifosi. Il mio obiettivo è fare meglio dello scorso anno, non so quanto meglio. Dobbiamo migliorarci e non commettere più gli stessi errori, così da poter costruire sulla base degli stessi. Il mio più grande errore? Non credo di averne uno in particolare, quello di non avere vinto dipende da me fino a un certo punto”.


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