Sparò alla donna delle pulizie per 12 euro ma viene assolto

Sparò alla donna delle pulizie per 12 euro, ma viene assolto

Cade l'accusa di tentato omicidio e regge solo quella di detenzione illegale della pistola

PALERMO – Sparò due colpi di pistola contro la donna delle pulizie per 12 euro, ma non fu tentato omicidio. Il Tribunale ha assolto Domenico Saletta, 79 anni. Lo ha condannato a due anni e mezzo di carcere, pena sospesa, per la detenzione della vecchia pistola con cui fece fuoco.

La Procura aveva chiesto una condanna a 14 anni per il tentato omicidio aggravato dai futili motivi e l’assoluzione per la detenzione della pistola. Il verdetto ha ribaltato le richieste.

Solo le motivazioni del collegio presieduto da Bruno Fasciana chiariranno le ragioni della formula “perché il fatto non sussiste”. Non sussiste il tentato omicidio, ma bisognerà capire quale tipo di valutazione sarà stata fatta sui colpi di pistola sparati verso la vicina e il figlio nel corso di una lite in via Re Federico a Palermo.

La donna che si occupava delle pulizie della scala nel 2019 aveva chiesto il pagamento di 12 euro. Saletta entrò in casa, prese una pistola che deteneva illegalmente ed esplose due colpi di pistola nell’androne della palazzina che si trova alla Zisa.

Il secondo colpo fece esplodere l’arma, ferendo Saletta al volto. Secondo il racconto dell’anziano, difeso dall’avvocato Gianluca Calafiore, queste ferite non sarebbero state causate dalla pistola ma dalle percosse subite dal figlio della vicina. Il legale ha poi sostenuto che il suo cliente voleva solo impaurire la donna, tanto che sparò contro il soffitto. I segni sulla parete laterale, ad altezza d’uomo, erano stati provocati dai frammenti della pistola andata in frantumi.


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