"Green pass, i vaccinati positivi possono anche lavorare"

“Green pass, i vaccinati positivi possono anche lavorare”

Il parere dell'esperto. Perché chi ha il Green pass dovrebbe potere fare (quasi) tutto.

“Io penso che chi ha fatto la doppia dose di vaccino, anche se risulta positivo, non deve restare chiuso in casa, non dobbiamo imprigionarlo. Penso che possa fare alcune cose fuori, magari senza esagerare”. Il professore Antonio Cascio, infettivologo, è un uomo prudente che si fa delle domande e cerca delle risposte. Una domanda è appunto questa: una persona che ha maturato la doppia dose di vaccino e che risulta positiva cosa può fare? Deve stare in assoluto isolamento? E il contatto di un positivo, in attesa del tampone?

“Se uno ha il Green pass che certifica le due dosi e si contagia – dice il professore – io direi che sarebbe giusto che fosse obbligato a indossare la mascherina sempre e che i suoi spostamenti fossero ragionevolmente limitati. Ma non dovrebbe restare chiuso in casa per tutto. Pensi che io lo manderei anche a lavorare se, per esempio, fosse impiegato in un ufficio dove sono tutti vaccinati”.

E’ un tema delicatissimo. Che coinvolge la libertà, impropriamente evocata in molti casi, la sicurezza collettiva in un tempo di pandemia. “Col Green pass – dice il professore – dobbiamo garantire appunto più libertà, sempre con il buonsenso e con la prudenza, sempre lavandoci le mani. Ma il ciclo completo del vaccino va pensato per consentire, a chi lo ha terminato, una vita il più possibile normale. Anche per invogliare le persone a vaccinarsi. Mettiamocelo bene in testa: o ci vacciniamo o non ne usciremo. Se non ci vacciniamo in massa, a ottobre avremo le terapie intensive di nuovo piene”.

Ma il punto è sempre quello: un vaccinato quanto può contagiare? Quanto può essere pericoloso? “Non ci sono studi specifici e assoluti sul punto – dice il professore Cascio -. Sappiamo che una persona vaccinata, se si contagia, difficilmente farà una malattia che lo porterà in ospedale. Grazie agli anticorpi avrà una infezione di minore entità e la capacità di contagio sarà inferiore. Ho molto apprezzato il discorso del presidente Draghi: è vero, l’appello a non vaccinarsi è un appello a morire. Purtroppo, in tanti fanno ancora finta di non avere capito”.


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