Turismo, caos Green-pass: "Gli operatori sono infuriati" - Live Sicilia

Turismo, caos Green-pass: “Gli operatori sono infuriati”

Dati e previsioni sul settore "massacrato dalla pandemia". L'analisi del presidente di Federalberghi Nico Torrisi.

CATANIA – L’imposizione del green pass non coinvolge direttamente gli albergatori, ma la certificazione vaccinale avrà delle ripercussioni nel settore turistico-ricettivo soprattutto in termini organizzativi. Pensiamo al mondo congressuale e degli eventi. A livello informativo però è caos. “Una confusione che non ci piace perché produce incertezza. E l’incertezza non permette pianificazione. Che è un tratto essenziale per il nostro lavoro di operatori del turismo”, dice Nico Torrisi, presidente di Federalberghi e vicepresidente nazionale di Assoaeroporti. Oltre che amministratore delegato di Sac, società che gestisce lo scalo aeroportuale catanese.  

“Confusione fa infuriare gli operatori”

Sul green pass c’è un totale caos e gli operatori sono rabbiosi – confessa Torrisi – il clima di confusione che si è creato all’interno della stessa maggioranza di governo non è buon segnale per l’economia in generale. Dopo mesi in cui il settore turistico-ricettivo è stato fermo, serve una programmazione trasparente e certezze per il futuro. Alcuni imprenditori del settore sono infuriati ed è comprensibile”.

“A luglio piccolo bagliore”

Il doppio punto di osservazione,  sia in termini di ospitalità che di flussi turistici, permette a Torrisi di avere una visione a 360 gradi di quale è lo stato di salute del turismo, “che è stato massacrato dalla pandemia”. Per un po’ di tempo “trend positivo o dati positivi” non faranno parte del “nostro vocabolario” ma un “piccolo bagliore lo stiamo vedendo. Il mese di luglio si sta assestando come un mese buono in termini di presenze alberghiere, c’è chi ha registrato anche un +10% rispetto all’anno scorso. E agosto prevediamo lo stesso trend”. Nessun boom, ma movimenti che fanno “sperare”. 

Le previsioni sui flussi turistici e arrivi a Fontanarossa

Torrisi, numeri alla mano, vuole smentire alcune notizie stampa. “Non è vero che ci sono state cancellazioni a tappeto sulle prenotazioni. Dai dati che provengono anche sulle previsioni degli arrivi all’aeroporto di Catania le posso dire che si assiste a un risveglio turistico, sia straniero che nazionale”. 

Dall’ufficio stampa Sac ci hanno fornito dati relativi all’anno in corso e le previsioni sulla stagione estiva in corso. “Nel semestre Gennaio-Giugno 2021 l’aeroporto di Catania si classifica con 1.433.061 passeggeri al terzo posto tra gli scali italiani come numero di passeggeri, primo nel Sud Italia”.

Nel mese di giugno 2021 si sono registrati 565.830 passeggeri (Nel 2019 sono stati 1.038.957). “A luglio contiamo di avvicinarci – dicono dalla Sac – ai risultati del 2019: si prevedono infatti 860 mila passeggeri contro i 1.115.888 del 2019 (-22,9%)”. Andiamo alle previsioni: “Ad agosto sono previsti 950 mila passeggeri rispetto ai 1.127.529 del 2019 (-15,74%). A settembre, infine, previsti 820 mila contro 1.052.962 passeggeri del 2019 (-22,12%)”. 

La scommessa del turismo siciliano

Ma la vera scommessa di quest’anno è il viaggiatore che sceglie l’Italia per le sue vacanze. “Notiamo un incremento del turismo domestico, molti siciliani che scelgono mete all’interno della regione”. D’altronde la Sicilia, terra che ha influenze di ogni epoca ed etnia, ha bellezze che ci invidia tutto il mondo. 


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