Articolo Uno: "I fondi del Pnrr? Dubbi sulla reale distribuzione al Sud" - Live Sicilia

Articolo Uno: “I fondi del Pnrr? Dubbi sulla reale distribuzione al Sud”

La formazione politica ha presentato oggi l'iniziativa “Sicilia coraggiosa”: un campo largo del centrosinistra.

Articolo Uno ha presentato oggi l’iniziativa “Sicilia coraggiosa”: un campo largo del centrosinistra – spiega il segretario regionale, Pippo Zappulla – aperto al Movimento Cinque Stelle e a tutti i movimenti civici della Sicilia, che sia in grado di costruire un’alleanza per le prossime elezioni regionali. Contro la destra, contro il governo Musumeci e per un modello di sviluppo vincente.”

L’intervento del coordinatore Zappulla

Il “campo largo” di “Sicilia Coraggiosa” è stato presentato oggi all’Ars, con una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche la neo parlamentare messinese Maria Flavia Timbro subentrata allo scomparso Guglielmo Epifani, l’ex consigliere all’Ars Mariella Maggio e i rappresentanti provinciali del partito.

“Sicilia Coraggiosa” – ha aggiunto Zappulla – è un’aggregazione di tutte le forze della sinistra che si muovono accanto e oltre il Partito Democratico, per dare un contributo al necessario e radicale cambiamento con le idee, i valori, gli uomini della sinistra siciliana. “Basta furbizie e tatticismi, come ha detto Pier Luigi Bersani, dobbiamo fare uscire dal bosco i giovani, le donne e i lavoratori che si sono allontanati e va fatto senza tempi morti. Appoggiamo l’idea degli stati generali del centrosinistra, facciamoli entro settembre, ma non accettiamo che si antepongano le primarie alla definizione di quali saranno i protagonisti di questo campo largo del centrosinistra.”

Timbro sul futuro dei fondi del Pnrr

Anche il segretario di Articolo Uno, come già il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, esprime perplessità sulla reale destinazione del 40% della spesa del Pnrr al Sud Italia. “I fondi del Pnrr, quelli europei, sono fondamentali per la Sicilia – ha spiegato Zappulla -. Ci sono da sciogliere diversi nodi, il primo dei quali è l’effettiva distribuzione di questi 82 miliardi promessi al Mezzogiorno. L’esperienza mi fa esprimere diffidenza, anche rispetto alle voci contrastanti ce ci sono state. Poi c’è il grande tema di quale sia la visione di fondo che indirizza l’utilizzo di questi fondi. Non possono essere utilizzati, come al solito, – ha continuato – in mille rivoli come si usava con la Cassa per il Mezzogiorno, senza una visione di sviluppo della Sicilia. Per recuperare il gap con il resto del Paese, che è ancora drammatico, il moodello deve mettere al centro l’ambiente, la riconversione ecosostenibile dell’industria, sanità e politiche sociali pubbliche di eccellenza e il grande tema del lavoro, per i giovani e i disoccupati. O si crea lavoro vero, nella legalità o altrimenti il disagio sociale che c’è in Sicilia e nel Sud, aggravato dalla pandemia, sarà crescente. Non soltanto tra chi non ha lavoro, ma anche tra quei lavoratori precari o in cassa integrazione che non riescono ad arrivare a fine mese. Se non si agisce in fretta rischiamo molto.”

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