Rifiuti: ancora una settimana e poi sarà emergenza

Rifiuti: ancora una settimana e poi sarà emergenza

Il tempo sta già scadendo. Ne è cosciente l'assessore comunale all'Ambiente, Fabio Cantarella.
LA DISCARICA ESAUSTA
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CATANIA – Era solo questione di tempo. Le difficoltà di abbancare I rifiuti nella discarica di contrada Codavolpe erano già state palesate nel mese di aprile. Una proroga aveva poi salvato la situazione, che potrebbe però precipitare a giorni.

La comunicazione

Sicula Trasporti, che gestisce la mega discarica tra Catania e Siracusa, ha inviato una lettera alla Srr nella quale evidenzia come, “a causa della difficoltà a reperire spazi di smaltimento di rifiuti indifferenziati”, la discarica “ha deciso di limitare la ricezione di rifiuti a 1200 tonnellate complessive”. Si aggiunge che “tale quantitativo verrà ulteriormente ridotto 750-800 tonnellate al completamento delle esigue volumetrie residue presso la discarica della Sicula trasporti che avverrà probabilmente nei successivi 15 giorni”. La lettera è datata 22 luglio.

Il tempo sta scadendo

Il tempo sta già scadendo. Ne è cosciente l’assessore comunale all’Ambiente, Fabio Cantarella, che parla infatti di possibile emergenza. “Abbiamo appreso improvvisamente che non era più possibile conferire come nei giorni precedenti – dice. La competenza è della Srr, che deve risolvere questo problema, ma anche la Società di regolamentazione dei rifiuti è rimasta spiazzata perché sapevamo tutti di avere più tempo”.

L’appello alle altre discariche

Cantarella sottolinea come il dirigente della Protezione civile regionale, Calogero Foti, abbia fatto una comunicazione alle discariche di tutta l’isola affinché possano ospitare i rifiuti del Catanese, ma sembra che alcune strutture non siano disponibili. “Se nessuno dovesse rispondere a quanto richiesto da Foti – continua Cantarella -sarà un problema perché il quantitativo che Sicula trasporti può ricevere è al di sotto della produzione della nostra città, e quindi rifiuti si accumuleranno sulle strade”.

Tra sette giorni sarà emergenza

“Abbiamo pochi giorni di autonomia, forse una settimana al massimo – prosegue – e poi sarà emergenza”. Cantarella si appella alle discariche di Sicilia che potrebbero recepire l’invito di Foti e accettare i rifiuti prodotti nel catanese. Non farlo sarebbe ingiusto secondo l’assessore. “Catania, negli anni, ha raccolta i rifiuti di mezza Sicilia, da Lampedusa a Milazzo – dice. La nostra discarica è satura anche perché abbiamo ospitato i rifiuti di altri comuni. Spero che il muro che sembra qualcuno voglia alzare venga abbattuto”.

Il futuro

Tra le soluzioni studiate c’è senz’altro il nuovo appalto che ha previsto dei costi particolari, appaltati a parte, per il trasporto dei rifiuti che non dovessero essere abbancati nelle piattaforme di riferimento. Questi costi, però, saranno affrontati dai Comuni e in parte dalla Regione che, come sottolineato dal presidente Musumeci, ha un tesoretto da spendere. Ma che prima o poi saranno a carico della collettività se non si troverà un’altra soluzione. Si parla di bollette che potrebbero essere più cara addirittura di 4 volte quelle attuali.

I termovalorizzatori come soluzione

“L’unica soluzione è l’impianto di termovalorizzazione – continua Cantarella – di cui ha parlato il Presidente della Regione. Nel frattempo, procederemo alla riduzione dei rifiuti indifferenziati soprattutto perché abbiamo giudicato due Lotti che ci consentiranno di eliminare i cassonetti dalle zone di confine di Catania a nord e a Sud”. Cantarella spiega anche come si sta accelerando questo processo di aumento della differenziata: dal 2 agosto infatti, gli step attuali verranno ampliati alla zona di Piazza Carlo Alberto e ai locali del centro storico. “Non c’è più tempo da perdere – conclude – e i cittadini devono collaborare”.


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