Scuola, tra Green pass e privacy: dirigenti nell'incertezza

Scuola, tra Green pass e privacy: dirigenti nell’incertezza

Le richieste e la mancanza dell'ombrello normativo: parla Concetta Tumminia, preside dell'Ic Fontanarossa.
LA DIRIGENTE
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CATANIA – “Una non situazione”. Che il legislatore dovrebbe affrontare il prima possibile. Tra minacce di Dad, richiesta di controllo sulle vaccinazioni e incertezza normativa, i dirigenti scolastici si trovano in una sorta di limbo, a poco più di un mese dall’avvio dell’anno scolastico.

Scuola: le incognite

“La situazione è molto semplice: è una non situazione”. Concetta Tumminia, dirigente scolastico dell?istituto comprensivo Fontanarossa di Catania, si trova come i colleghi alle prese con le incertezze sul mondo scuola e su quali saranno le decisioni del Governo per quanto riguarda le vaccinazioni. Al momento solo ipotesi e richieste “particolari”.

La lista dei vaccinati

Una circolare ricevuta la scorsa settimana dall’ufficio del Commissario straordinario all’emergenza covid di Catania avrebbe chiesto una sorta di mappatura dei vaccinati. “La settimana scorsa – racconta la dirigente – abbiamo ricevuto una circolare nella quale si chiedeva a tutti i dirigenti delle scuole di Catania di effettuare un monitoraggio sul personale docente e non docente vaccinato. Una richiesta scaturita da una circolare regionale, che nella sostanza ipotizza che i dirigenti concertino con il medico competente della scuola e valutino se se spostare chi non si è vaccinato in altri mansioni. È fantascuola” – tuona.

L’assenza delle norme

“Non siamo coperti dal punto di vista normativo – spiega Tumminia – e io non mi sostituisco al legislatore. Eseguo ciò che esiste a livello normativa e sul Green pass non esiste nulla”. Un vuoto normativo che il Governo dovrebbe presto riempire. “La normativa sulla privacy impone al dirigente di non sindacare sul vaccino o meno del personale docente e non docente – continua. Ho risposto che non potevo procedere al monitoraggio, ma avrei emesso una circolare per ricordare al personale la possibilità di prenotarsi per il vaccino”.

Una questione deontologica

“Io sono vaccinata – afferma la preside – e credo che, per deontologia, chi fa mestieri come il nostro, così come i sanitari, debba procedere alla vaccinazione”. Ma l’obbligatorietà la stabilisce la legge. “Gli obblighi saranno fatti rispettare quando saranno decisi da normativa”.

La popolazione studentesca

I fili sono intricati anche per quanto riguarda la popolazione studentesca. Quella di un istituto comprensivo va dalla materna alle medie inferiori. Fasce di età per cui le norme potrebbero essere diverse. “Sappiamo che, per quanto riguarda la suola dell’obbligo, la politica sarà quella della didattica in presenza – dice la dirigente scolastica – ovviamente, con tutti gli accorgimenti e i dispositivi del caso. Esattamente come  lo scorso anno. Siamo già preparati, abbiamo il materiale e speriamo nel personale Covid perché avremo da sdoppiare qualche classe. Ma sono arrivati tanti finanziamenti e dal punto di vista tecnologico siamo pronti”. 

Nodo trasporti

Secondo Tumminia, il problema più grande si presenterà per quel che riguarda le secondarie di secondo grado. “Siamo ad agosto e, a livello ministeriale, non si parla di un piano B per i trasporti, ad esempio, o agli ingressi. Si sta pensando a tutto, ma non alle cose pratiche e ci troveremo, a settembre, con gli stessi problemi dell’anno scorso”.


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