Devianze giovanili, riunione operativa dell'Osservatorio a Librino

Devianze giovanili, riunione operativa dell’Osservatorio a Librino

La priorità da affrontare è la dispersione scolastica che tocca il 21%.

CATANIA – La sala Auditorium dell’Istituto onnicomprensivo “Angelo Musco” nel quartiere di Librino ha ospitato la prima riunione operativa dell’Osservatorio Metropolitano di coordinamento e monitoraggio per la pianificazione degli interventi e delle strategie nei quartieri più disagiati del territorio catanese.

 Al suddetto incontro, presieduto dal Prefetto Librizzi congiuntamente al Presidente del Tribunale dei minori Dott. Di Bella, hanno preso parte il Sindaco di Catania, la Procura presso il Tribunale dei minori, l’Università, le Forze dell’Ordine, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, il Direttore dell’Ufficio Servizio Sociale per i minorenni dell’Amministrazione della Giustizia, l’Ispettorato del lavoro, nonché la Curia di Catania. 

 Vi hanno preso parte, altresì, alcune associazioni onlus e centri di aggregazione, in particolare l’Associazione Talità kum, il Polo educativo “Villa Fazio”, la Misericordia di Librino, la Rete Piattaforma per Librino, l’Associazione “Libera”, nonché il parroco della parrocchia “Resurrezione del Signore” attiva nel quartiere. 

Finalità essenziale dell’accordo che è stato siglato nel gennaio scorso è creare una rete tra istituzioni ed associazioni operanti sul territorio a partire da quelle di carattere religioso, quelle di ordine sociale, centri di aggregazione e formazione educativa per costruire insieme nuovi percorsi formativi di educazione civica. A tal fine è stato costituito l’Osservatorio come cabina di regia che ha sede in Prefettura ma, al riguardo, il Prefetto ha ritenuto più proficuo che le riunioni dello stesso si svolgano nei vari quartieri a rischio della città. Infatti, un gruppo di lavoro presieduto dal Presidente del Tribunale dei minori ha elaborato una mappatura dei quartieri a rischio individuando sei circoscrizioni o macro aree nell’ambito delle quali sono stati registrati più elevati livelli di criminalità e dispersione scolastica. Pertanto, il lavoro dell’Osservatorio ha preso avvio proprio dal quartiere di Librino per poi proseguire negli altri quartieri favorendo anche la costituzione di appositi tavoli tematici. 

Tra i principali argomenti trattati, un primo importante tema ha riguardato il fenomeno della dispersione scolastica che ha raggiunto livelli inaccettabili con una percentuale del 21%, determinando un grave fattore turbativo della crescita dei giovani, alimentando il mercato del lavoro nero o divenendo bacino di utenza delle organizzazioni criminali. Per tale ragione tutti hanno concordato che è prioritario partire dalle scuole. Il Tribunale dei minori in sinergia con la Procura dei Minori ha dato priorità all’implementazione del numero delle segnalazioni che i dirigenti scolastici devono inviare alla Procura per i minorenni, a tal fine predisponendo appositi modelli da utilizzare con tempistiche precise e con il monitoraggio della cabina di regia. A tal fine si è anche concordato di avviare una campagna di sensibilizzazione della cittadinanza da parte del Comune di Catania sulla presenza dell’Osservatorio. Si sta studiando in collaborazione con l’INPS anche un accordo per revocare i benefici scolastici nei confronti di quelle famiglie i cui figli sono stati segnalati per dispersione scolastica.

Un altro importante tema ha riguardato l’opportunità di ampliare l’orario scolastico estendendolo alle ore pomeridiane, in modo da aumentare le potenzialità educative sul territorio ed attrarre i giovani distogliendoli da attività illegali. A tal fine si è proposto di aprire le scuole alle associazioni per farle diventare un vero e proprio hub culturale, contribuendo in tal modo a cambiare l’offerta formativa nei confronti dei giovani.

 Il Comune si è impegnato a sostenere le associazioni in questo percorso di integrazione.

Nel contempo l’Università si è impegnata a fornire le proprie professionalità nella creazione di una banca dati che potrà diventare utilissimo strumento di lavoro per l’Osservatorio e per la valutazione della dispersione scolastica. 

Il Prefetto ha ribadito l’importanza di questo percorso come ulteriore strumento di sostegno e aiuto ai giovani e alle famiglie che va nella direzione della realizzazione di una strategia condivisa fra le varie istituzioni pubbliche – amministrative, giudiziarie e di polizia – d’intesa con la Diocesi e le associazioni interessate, volta a trarre spunto dalle esperienze già in atto per favorire percorsi di inclusione sociale, culturale e lavorativa, nonché a preservare l’integrità morale, fisica e psichica dei minori del quartiere di Librino, con riqualificazione culturale del territorio.


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