Devianze e periferie, Pennisi: "Pronti a dare il nostro contributo" - Live Sicilia

Devianze e periferie, Pennisi: “Pronti a dare il nostro contributo”

La presidente dell'associazione Primavera lancia un appello al presidente del Tribunale dei Minori di Catania.

A Librino si è svolto un incontro dell’Osservatorio Metropolitano di coordinamento e controllo per la pianificazione degli interventi da adottare nei quartieri più disagiati del territorio etneo. Un confronto che ha acceso i riflettori sulle devianze giovanili. Ora arriva l’intervento di chi, da anni, lavora sul territorio e chiede di poter dare un contributo vista l’importanza del tema. Anna Pennisi è la presidente dell’Associazione Primavera che gestisce il centro diurno per minori a rischio operante proprio a Librino ma non è stata invitata all’importante tavolo di confronto.

“L’associazione Primavera, con i genitori, i lavoratori e le organizzazioni sindacali UGL, CGIL e CISL, ha  più  volte denunciato quello che finalmente è stato fatto emergere con coraggio dal Presidente del Tribunale dei Minori, Roberto Di Bella, circa la necessità di un controllo capillare sui minori nei territori a rischio – dichiara Pennisi – e siamo felici che anche il Sindaco Pogliese, insieme all’Assessore Lombardo, abbiano preso coscienza della gravità di vivere un territorio così deprivato soprattutto dopo la pandemia e della necessità di potenziare i servizi offerti ai minori sul territorio di Librino”.

Il Centro Diurno per i minori dell’Associazione Primavera che fa parte, in altro edificio, della struttura dell’Istituto Mary Poppins di Librino è stato, di fatto chiuso.

“Non si comprende come, ormai da 18 mesi, il Direttore dei Servizi Sociali manifesti un comportamento estremamente contraddittorio volto ad eliminare il centro diurno “Primavera”, che offre molteplici servizi ai minori – continua Pennisi –  dal doposcuola, al canto, al ballo, alla musica, a vari sport. Riducendo, drasticamente, il numero dei minori assistiti nell’istituto Mary Poppins, che opera nei territori a rischio da oltre 35 anni.  Di fatto 150 bambini di Librino, San Cristoforo e San Giorgio dal primo gennaio del 2020 hanno perso la possibilità di frequentare il centro e molti lavoratori saranno destinati al licenziamento”.

Il lavoro del “volontariato” è sicuramente importante, “ma non può – continua Anna Pennisi –  sostituire la professionalità di centri che operano con personale specializzato e che diventano occhi e termometro delle situazioni familiari.  Altrettanto importante naturalmente il ruolo della scuola pubblica. Ma solo tutti insieme possiamo provare ad affrontare le problematiche di un territorio che conta oltre 100 Mila abitanti. Siamo disponibili a fare parte anche noi dell’osservatorio di Librino dopo 20 anni di partecipazione attiva, con lavoro duro fatto con i bambini e le loro famiglie”.

All’incontro dell’Osservatorio Metropolitano erano presenti; Il Prefetto Maria Carmela Librizzi, il Presidente del Tribunale dei minori Roberto Di Bella, il sindaco di Catania, la Procura presso il Tribunale dei minori, l’Università, le Forze dell’Ordine, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, il Direttore dell’Ufficio Servizio Sociale per i minorenni dell’Amministrazione della Giustizia, l’Ispettorato del lavoro, la Curia di Catania e alcune associazioni e centri di aggregazione che operano nei quartieri a rischio del capoluogo etneo come l’Associazione Talità kum, il Polo educativo “Villa Fazio”, la Misericordia di Librino, la Rete Piattaforma per Librino, l’Associazione “Libera” e il parroco della parrocchia “Resurrezione del Signore”.

“Come presidente dell’associazione Primavera  faccio un appello  al Presidente del Tribunale dei Minori e al Presidente Fava che, in commissione antimafia, hanno fatto emergere aspetti così delicati del nostro territorio  – continua Anna Pennisi – e un appello al sindaco Salvo Pogliese e all’ Assessore Giuseppe Lombardo più volte  sollecitati a rivedere decisioni che hanno mortificano un territorio, i suoi bambini, le loro famiglie e i lavoratori della struttura “Primavera “ che, da sempre, è stata un presidio di legalità in uno dei quartieri più difficili della città”.


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