Gli spari contro il giornalista: l'indagato resta in carcere - Live Sicilia

Gli spari contro il giornalista: l’indagato resta in carcere

Il Tribunale del Riesame ha confermato l'ordinanza del gip. Enzo Sangrigoli intanto è in fase di guarigione.

CATANIA – È rimasto in carcere Sergio Floresta, il 50enne che il 13 luglio scorso ha sparato ad Adrano contro Enzo Sangrigoli, radiocronista e patron di Radio Flash. Il Tribunale del Riesame ha dunque confermata l’ordinanza emessa dal gip dopo la convalida dell’arresto in flagranza. Il reato a carico dell’indagato – difeso dall’avvocato Salvo Burzillà – è stato riqualificato da tentato omicidio a lesioni personali aggravate dall’uso di arma da sparo. Floresta, dopo aver sparato, si è costituito alla stazione dell’Arma.

Al centro della sparatoria, avvenuta nella centralissima piazza Degli Abruzzi – nei pressi del teatro Bellini – motivi personali ed economici collegati ad un prestito. Un dettaglio che comunque è ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri che si occupano delle indagini coordinate dal pm Francesco Augusto Rio. 

Enzo Sangrigoli è stato ferito con due colpi di una Glock calibro 9×21 – regolamento detenuta dal fratello dell’ex consigliere comunale Federico Floresta – alla gamba destra. Il giornalista è stato ricoverato per diversi giorni al Cannizzaro di Catania. Alcuni giorni dopo la sparatoria, dalla sua camera in ospedale, è stato lo stesso Sangrigoli (assistito dall’avvocato Francesco Messina) a tranquillizzare amici e conoscenti attraverso un post sui social in cui diceva “grazie a tutti per l’affetto”. 


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