Venti bollenti sulla Sicilia: allerta incendi, ecco i volontari dal Nord - Live Sicilia

Venti bollenti sulla Sicilia: allerta incendi, ecco i volontari dal Nord

Ieri sono partiti dal Trentino alla Sicilia i coordinatori delle squadre antincendio

PALERMO – Preallerta arancione in tutta la Sicilia per il pericolo incendi. Va meglio rispetto al fine settimana drammatico, ma i rischi restano alti. La Protezione civile siciliana ha diramato un allerta “moderato” rispetto al livello massimo di ieri. Stamani il presidente della Regione Nello Musumeci farà il punto della situazione nel corso di una conferenza stampa a Catania.

L’emergenza incendi nell’Isola è diventata un caso nazionale. La Regione ha chiesto aiuto al governo nazionale e il premier Mario Draghi ha firmato la dichiarazione dello stato di mobilitazione nazionale del sistema di protezione civile.

Ieri sono partiti dal Trentino alla Sicilia i coordinatori delle squadre antincendio e i volontari delle organizzazioni nazionali e delle colonne mobili regionali, che opereranno a supporto delle attività di spegnimento dei roghi. Altre squadre arriveranno da Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto.

A salutare i primi volontari alla partenza c’era l’assessore provinciale alla Protezione Civile, Arnold Schuler, assieme al
comandante del Corpo permanente dei Vigili del Fuoco di Bolzano, Florian Alber e al presidente dell’Unione dei corpi volontari dei Vigili del Fuoco, Wolfram Gapp.

“La Regione Sicilia ha chiesto il nostro aiuto, aiuto che noi prestiamo volentieri”, ha spiegato l’assessore Schuler. Le due unità di soccorso dei vigili del fuoco comprendono in totale 8 vigili, 4 del Corpo permanente, 4 dei corpi volontari e come automezzi un’autobotte con serbatoio da 2.500 litri, un pickup con motopompa e serbatoio da 500 litri e un’autovettura logistica e vari altri mezzi.

I volontari saranno impegnati sopratutto nelle provincie di Catania (“C’è stata l’Apocalisse“), Palermo ed Enna, le più colpite dall’emergenza. “Il nostro bosco è parte della nostra cultura, non dobbiamo ricordarci di lui solo a luglio, agosto, settembre. Ricordiamoci dei boschi e della vegetazione tutto l’anno”, è il monito del capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, intervenuto a Canale 5.

Sulle cause degli incendi, Curcio ha specificato che sono “pochissimi i casi di autocombustione” e che invece è pesante la mano dell’uomo, volontaria o involontaria. “I piromani sono criminali e in quanto tali vanno controllati e verificati – ha spiegato -. Poi c’è il comportamento involontario, colposo e qualche volta maleducato che provoca tante volte delle situazioni che diventano drammatiche”.

Stanare i piromani e punirli severamente, ma è sulla prevenzione che c’è molto da fare. “Incendi che devastano il territorio, dalla Sardegna alla Puglia, dalla Sicilia all’Abruzzo, ferito soltanto pochi giorni fa dal mal tempo e dalle forti piogge, con il carico di frane e di allagamenti. Per i Vigili del Fuoco sono stati, sono e saranno giorni di lavoro intenso. È ora di potenziare il soccorso: serve arrivare a 40 mila unità operative”. Ad affermarlo è il coordinatore nazionale della Funzione Pubblica dei Vigili del Fuoco, Mauro Giulianella.

Le previsioni meteo non preannunciano nulla di buono. L’Italia è spaccata in due. Nel corso dei prossimi giorni il caldo continuerà ad investire le regioni meridionali dell’Italia, con punte fino a 44°C nelle zone interne della Sicilia. Il Nord invece vivrà una nuova fase di tempo instabile con blitz temporaleschi. Gli esperti di www.ilmeteo.it invitano a fare attenzione alle zone interne dove sono attese nuove fiammate di colore con venti bollenti di Libeccio e Scirocco”.


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