Salvini e il "laboratorio Palermo": proporzionale, il peso dei voti - Live Sicilia

Salvini e il “laboratorio Palermo”: proporzionale, il peso dei voti

Il sistema elettorale, le nuove alleanze e il peso dei consensi. Ecco il laboratorio politico

“Tutto passa dalla Sicilia. Perché da sempre quello che accade in Sicilia poi accade a livello nazionale. Ricordo il 61 a zero e mi piacerebbe ritornare al 61 a zero, con volti ed equilibri diversi e con la Lega protagonista.” Queste parole di Matteo Salvini, dette ieri a Palermo, avranno preoccupato non pochi politici della vecchia guardia. Soprattutto tra le file di quello che è il partito di Silvio Berlusconi, Forza Italia.

Le preoccupazioni

Preoccupati dal combinato disposto tra quelle parole e quelle pronunciate poco prima dal loro leader, preoccupati che questa fase significhi contare i voti per stabilire quali saranno i volti di cui parla Salvini. Hanno capito che questa volta il capo, da Arcore, fa sul serio, la strada verso una federazione o quel che sarà in dettaglio è tracciata. Al punto che anche Giorgia Meloni ha incontrato in Sardegna Berlusconi per avere rassicurazioni sulla tenuta della coalizione.

La conta

Contare i voti a partire dalle elezioni comunali di Palermo, il primo appuntamento di un 2022 che sarà tutto una lunga campagna elettorale. “Sono partito a ragionare per il partito unico” ha detto Berlusconi “stiamo lavorando alla creazione di questa federazione e mi auguro metteremo le basi valoriali per creare il grande partito unico di centrodestra”. Preoccupati dal fatto che non sia stata Forza Italia a gestire questo primo passaggio siciliano, ma è stato lasciato campo libero a Salvini. Di arruolare il recordman siciliano delle preferenze Luca Sammartino, proveniente da Italia Viva. Preoccupando chi in Forza Italia e nella coalizione non era stato tenero nei confronti del giovane prodigio catanese e lo stesso Musumeci.

I portatori di voti

Qualche portatore di voti, di chi poi ha occupato poltrone di grande prestigio istituzionale, ha già lasciato Forza Italia per traghettare verso la Lega o altri lidi centristi e altri potrebbero essere tentati di saltare su un altro “carroccio”, davanti al “silenzio” del patron di Arcore e a quello della leadership siciliana. I vecchi volponi, senza portatori di voti, rischiano di deludere già alle comunali di Palermo e questo influirebbe sugli equilibri di coalizione in vista delle regionali. Le regionali poi influirebbero sugli assetti per le politiche, dove si vota per una quota proporzionale del 61%.

Il candidato alla Lega

Ecco perché l’ingresso di pezzi da novanta del voto come Sammartino, Pullara e Cafeo ha arroventato la calda estate siciliana, perché rimescola non soltanto gli assetti interni ai salviniani, ma perché disegna in Sicilia un futuro di coalizione targato Lega “con volti ed equilibri diversi”. Alla Lega d’altronde, nel gioco delle candidature in altre regioni del Sud lasciate a Fratelli d’Italia o alla stessa Forza Italia, va riconosciuto un candidato di peso. La Sicilia, appunto. Con il nulla osta di Silvio Berlusconi e buona pace di Nello Musumeci.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI