CATANIA. Nulla di nuovo sotto il sole. E’ solo una questione di soldi. Ancora una volta una maledetta faccenda di denaro.
Del resto, come potrebbe essere diversamente?
Che il capitolo legato all’iscrizione al campionato di C fosse solo un primo e timidissimo passo verso quella che avrebbe potuto essere la normalizzazione delle cose, lo sapevamo. Da lì in poi, ne è seguito un quasi certo meno 2 di penalizzazione in classifica in avvio di stagione e, oggi, la corsa contro il tempo per versare la fideiussione e scongiurare non solo ulteriori penalizzazioni: ma anche che il rendere automaticamente nulli gli ultimi contratti sottoscritti.
Fideiussione e corsa contro il tempo
Non c’è nulla di semplice in tutta questa storia. La Sigi ha richiamato a raccolta i suoi soci per versare il necessario e garantire il deposito della fideiussione. E parliamo di una cifra, al netto di tutto, che tocca quota 350 mila euro.
Il punto non è più mettere assieme il tesoretto. Bensì comprendere come quale direzione stia prendendo la nave e con quali aliti di vento intenda affrontare il mare aperto.
La giornata di oggi sarà cruciale sul versante fideiussione, e questo lo abbiamo già detto. Una partita da dentro o fuori che nulla ha a che fare con il campo e gli avversari.
Clima rovente
All’orizzonte, questo non va scordato, c’è ancora l’istanza di sequestro conservativo. Questa è un’altra storia, certo. Ma serve anche a comprendere che le vicende aperte restano tante ed enormi: compresa la situazione debitoria che resta attuale.
In tutto questo contesto, si prova a ripartire in un lockdown di dichiarazioni da parte della società che aiutano ben poco a fare chiarezza.
C’è certamente una stagione da cominciare nell’ennesima estate rovente. E qui il clima e le temperature c’entrano ben poco.